L’utilità dei magneti nei motori delle auto elettriche
Nel mondo delle auto elettriche è piuttosto frequente sentir parlare dei magneti, i quali vengono indicati come un elemento molto importante per esaltare le performance del motore, ma per quale ragione si afferma questo? Qual è l’utilità dei magneti nei motori dei veicoli elettrici? Andiamo subito a scoprilo.
Cosa c’è da sapere sui magneti
Il magnete, come noto, è un corpo che ha la naturale capacità di generare un campo magnetico, ovvero un’area in cui si concretizzano le forze attrattive o repulsive generate dai suoi due poli, denominati rispettivamente “nord” e “sud”.
Il polo sud di un magnete esercita una forza attrattiva nei confronti del polo nord di un altro magnete, e viceversa, mentre tra due poli uguali, siano essi entrambi poli nord o poli sud, si ricreerà una forza repulsiva.
I magneti possono essere distinti in due grandi categorie, ovvero temporanei e permanenti: i primi generano campo magnetico solo laddove sottoposti a corrente elettrica, mentre per i secondi la capacità di generare campo magnetico è insita nella loro natura chimica e, di conseguenza, è costante.
I magneti trovano molteplici applicazioni in ambito industriale e sono molto semplici da reperire in commercio: nel sito 5Volt, ad esempio, si trova un’intera categoria dedicata a quella che è considerata la tipologia di magnete più potente in assoluto, quella dei magneti neodimio, metallo appartenente al gruppo delle cosiddette “terre rare” ricavabile da alcuni minerali dopo un apposito processo di isolamento.
Come funziona il motore di un’auto elettrica
Per comprendere perché il ruolo dei magneti sa essere così determinante nel motore di un veicolo elettrico è necessario fare il punto sul funzionamento del relativo motore.
Semplificando al massimo un argomento certamente molto complesso dal punto di vista tecnico, si può sottolineare che il motore di un’auto elettrica si compone di due elementi fondamentali: un rotore ed uno statore.
Lo statore è la parte fissa del motore elettrico ed è costituita da bobine in cui scorre la corrente elettrica, mentre il rotore è la parte rotante, costituita da magneti permanenti.
Quando la corrente elettrica con cui è alimentato il veicolo viene trasmessa allo statore si ricrea un campo magnetico che aziona il rotore attivandone il movimento rotatorio; è in questo modo, dunque, che il veicolo sviluppa la potenza necessaria per potersi muovere.
La potenza generata, ovviamente, è proporzionata alle modalità con cui il veicolo viene condotto, di conseguenza è fondamentale che il motore sia munito di un adeguato sistema di gestione elettronica.
Il ruolo dei magneti è assolutamente fondamentale
Sulla base di quanto spiegato, dunque, è evidente come il ruolo dei magneti sia fondamentale.
Per un’applicazione come questa, peraltro, è indispensabile utilizzare magneti permanenti altamente performanti e da questo punto di vista i magneti a neodimio sono un’autentica garanzia, non a caso sono ormai divenuti un vero e proprio punto di riferimento nel settore Automotive.
Riuscire a sfruttare la potenza generata da un magnete, opportunamente attivata dalla corrente elettrica, per far muovere un veicolo ha rappresentato un progresso davvero straordinario, anche nell’ottica dei risvolti ambientali che ne possono derivare.