Nel 1993, 30 anni fa, furono presentati tre concept: Opel Tigra, Scamp e Roadster. Rispettivamente erano una piccola coupè 2+2, un pick-up a 4 posti ed una spider a 2 posti che erano state realizzate sulla piattaforma della Opel Corsa di seconda generazione presentata poco prima. Le vetture furono esposte al 55° Salone dell’Automobile di Francoforte e si rivelarono un immediato successo. L’idea del costruttore tedesco era quella di proporre vetture giovanili che non fossero solo belle da vedere e piacevoli da guidare, ma che avessero anche un prezzo accessibile ed alti livelli di sicurezza e compatibilità ambientale con le normative dell’epoca.
L’accoglienza fu talmente calorosa che già l’anno successivo, nell’autunno 1994, Opel mise in produzione la coupé Opel Tigra, senza quasi apportare alcuna modifica al prototipo. Per sei anni la Opel Tigra dominò il mercato europeo pressoché incontrastata. Oltre all’immagine indubbiamente giovane e dinamica, alla linea molto personale, caratterizzata da un motivo laterale a “Z” e dallo speciale lunotto posteriore, le dimensioni contenute ed i costi di gestione accessibili erano i principali motivi di attrazione di quella coupé che fu proposta sul mercato con due motori ECOTEC bialbero a 16 valvole di 1.400 e 1.600 cc.
Per sottolineare e mantenere viva l’immagine giovanile della sua piccola coupé, nella seconda metà degli anni novanta la casa tedesca inserì spesso la Opel Tigra in concerti ed eventi. La vettura fu inoltre pubblicizzata con un popolare spot televisivo in cui, guidata dalla campionessa di nuoto Franziska Van Almsick, da poco divenuta un personaggio di fama internazionale per il suo talento precoce, si “immergeva” nella strada come se fosse d’acqua per evitare un ingorgo stradale per riaffiorarne poco oltre. Un chiaro riferimento alle dimensioni compatte che sono più pratiche in città affollate come le nostre.
La produzione Opel Tigra terminò nel 2000 poiché, con l’introduzione della terza generazione di Opel Corsa, non fu più disponibile il pianale su cui era realizzata. Nel 2004, però, la casa tedesca propose una nuova Tigra: questa volta, però, come una compatta spider/coupé a 2 posti dotata di un tetto rigido che poteva essere ripiegato elettricamente all’interno del bagaglio. Anche la successiva Opel Tigra TwinTop fu proposta con due propulsori bialbero ECOTEC a 16 valvole, ma il 1.600 da 90 CV della prima Opel Tigra fu sostituito da un 1.800 da 125 CV.
Per quanto riguarda gli altri due prototipi realizzati nel 1993, travolti dall’enorme successo di pubblico di Opel Tigra la Scamp e la Roadster non raggiunsero mai la produzione in serie. La prima era stata concepita per essere il modello d’ingresso della gamma di veicoli Opel per il tempo libero (che all’epoca comprendeva i fuoristrada Opel Frontera e Monterey) in modo da rispondere alle richieste di quel pubblico di giovani che prendeva parte attivamente ad una vita all’aria aperta. La Opel Scamp, che era in grado di ospitare senza compromessi 4 adulti, poteva trasportare in tutta sicurezza attrezzature ed accessori per lo sport.
Una delle sue caratteristiche più innovative era la presenza di un vano di carico dalla copertura asportabile. La capote poteva essere ripiegata, mentre le barre laterali in lega leggera, i finestrini ed il lunotto potevano essere smontati singolarmente a mano e riposti in vani chiusi ricavati nei pannelli laterali e sotto il pavimento.
Le guide sul pavimento del vano di carico permettevano di fissare due bici, mentre un portabagagli aggiuntivo si otteneva grazie al portellone ed ai pannelli laterali estensibili. Quando il divanetto posteriore era ripiegato ed il tetto montato, Opel Scamp aveva una capacità di carico di 1,3 metri cubi. Opel Roadster era stata progettata invece per essere una classica vettura sportiva a 2 posti secchi che, nonostante l’accessibile prezzo d’acquisto, presentasse un ricco equipaggiamento e fosse capace di valorizzare il piacere della guida. L’auto era dotata di ammortizzatori a gas, cambio a rapporti ravvicinati, servosterzo e dell’ABS.
Orientandosi verso la classica formula a 2 soli posti, Opel aveva a disposizione maggiore spazio nell’abitacolo, che si traduceva nella possibilità di offrire un ulteriore vano per i bagagli. Lo schienale dei sedili rivestiti in pelle poteva essere, ad esempio, inclinato in avanti per favorire l’accesso al vano portaoggetti, capace di accogliere una grande borsa oppure un frigorifero portatile.