BMW al lavoro per portare la realtà virtuale in auto
BMW ha annunciato che sta facendo seri progressi nell’ambito della realtà virtuale (VR) e della realtà mista (MR). Si dice che il suo ultimo prototipo di ricerca riesca a superare alcuni dei principali ostacoli all’integrazione di tale tecnologia nelle auto moderne.
Come forse saprai, i visori per la realtà virtuale contengono telecamere e sensori di movimento per rilevare la loro posizione mentre l’utente muove la testa, utilizzando quei dati per mantenere stabile l’immagine che l’utente vede. Ma quando la tecnologia viene implementata in un’auto in rapido movimento, i visori convenzionali non riescono a percepire efficacemente e sincronizzare il movimento degli interni dell’auto con il movimento all’esterno e con quello della testa dell’utente. Ma ora BMW ha trovato una soluzione, e ciò significa che le tecnologie VR, MR e XR (realtà estesa) potrebbero presto arrivare nei nuovi modelli BMW.
BMW: tecnologia non imminente, ma un giorno arriverà sulle auto di tutti i giorni
Claus Dorrer, Head of BMW Group Technology Office USA a Mountain View, ci avverte di non sperare in un imminente arrivo della tecnologia, ma suggerisce che ne varrà la pena. “È troppo presto per dire esattamente come o quando questa tecnologia arriverà nelle mani dei clienti, ma prevediamo una serie di potenziali casi d’uso per i dispositivi XR nei veicoli, dall’aiutare il conducente a localizzare la propria auto in un parcheggio affollato ad avvisarli dei pericoli sulla strada e mostrando informazioni importanti sulle condizioni del veicolo. Le implicazioni dei futuri occhiali AR e dispositivi VR, sia per i passeggeri che per i conducenti, sono promettenti. La partnership di ricerca con Meta ci consentirà di scoprire quanto immersiva possa apparire l’esperienza XR in un veicolo in futuro e guidare la perfetta integrazione di tali dispositivi nelle auto”.
BMW e Meta hanno lavorato insieme per prendere informazioni dall’array di sensori di un’auto e incorporarle nel sistema di tracciamento di un visore Meta Quest Pro. Con questi dati, il sistema VR può calcolare la posizione del visore rispetto all’auto e la posizione dell’auto rispetto al mondo esterno. Ciò consente al sistema di “ancorare” accuratamente gli oggetti virtuali nella visuale, consentendo di interagire con menu e funzionalità senza problemi. Con questo, BMW può rendere la realtà virtuale una tecnologia praticabile per accedere a funzioni come il sistema di infotainment, aprire nuovi giochi e app per la produttività e persino una funzione di meditazione. Ma nella nostra mente, c’è un altro potenziale utilizzo se la tecnologia dovesse progredire a sufficienza.
Le potenzialità per il futuro
Se questa tecnologia diventa valida come sembra, BMW potrebbe potenzialmente offrire ai conducenti la possibilità di vedere gli indicatori virtuali della traiettoria e le zone di frenata e accelerazione, come nei videogiochi Forza Motorsport e Gran Turismo. Se i circuiti sono precaricati nel sistema, la tecnologia dovrebbe funzionare ancora più agevolmente. Naturalmente, dovrebbe essere calibrato per auto diverse, poiché un’auto più veloce avrebbe bisogno di una zona di frenata diversa rispetto ad un’auto più lenta.
La Ferrari ha anche studiato come migliorare le abilità dei piloti utilizzando la tecnologia in-car e recentemente ha brevettato anche la sua interpretazione degli aiuti alla guida virtuale, quindi dubitiamo che la BMW non abbia pensato a questa applicazione. La casa automobilistica ora ha bisogno di perfezionare ulteriormente la tecnologia e renderla più efficiente in termini di costi, e se può farlo prima dei suoi pari, potrebbe avere un vantaggio interessante sul mercato, in particolare una volta che la guida autonoma alla fine diventerà fattibile.
La realtà virtuale applicata al mondo delle auto offre diverse potenzialità e può rivoluzionare l’esperienza di guida, la progettazione degli interni e la formazione dei conducenti. In particolare consente di creare ambienti di guida virtuali altamente realistici, consentendo ai conducenti di sperimentare diverse condizioni di guida in modo sicuro e controllato. Ciò è particolarmente utile per addestrare gli automobilisti alle situazioni di guida complesse o per consentire di provare nuovi modelli di veicoli prima di acquistarli.
La realtà virtuale può essere utilizzata per progettare e visualizzare gli interni delle auto in modo virtuale. I designer e i produttori di automobili possono creare modelli 3D degli interni e consentire agli acquirenti di esplorare e personalizzare le opzioni di interni in modo virtuale. Ciò consente agli acquirenti di avere un’anteprima realistica dell’aspetto e del feeling dell’abitacolo prima dell’acquisto. La realtà virtuale, inoltre, può essere integrata con i sistemi di assistenza alla guida, consentendo ai conducenti di visualizzare informazioni e avvisi importanti in modo intuitivo e immersivo (come già spiegato alcuni righi più sopra). Ad esempio, i dati sulle condizioni stradali, la navigazione e gli avvisi di sicurezza possono essere proiettati direttamente nel campo visivo del conducente attraverso visori o parabrezza virtuali.
La realtà virtuale, inoltre, può essere utilizzata per addestrare e simulare situazioni di guida complesse per i conducenti inesperti o per il personale di emergenza. Gli utenti possono esercitarsi in scenari virtuali realistici, come la guida in condizioni di scarsa visibilità, la gestione delle situazioni di emergenza o la pratica di abilità di guida avanzate. Ma può anche trasformare l’esperienza di guida in un’esperienza di intrattenimento coinvolgente. Gli occupanti dell’auto possono immergersi in ambienti virtuali, guardare film, giocare con i videogiochi o persino partecipare a esperienze di viaggio virtuali mentre sono in movimento.
Queste sono solo alcune delle molte potenzialità della realtà virtuale applicata alle automobili. Con gli sviluppi tecnologici in corso, è possibile che emergeranno nuove e entusiasmanti applicazioni nel settore automobilistico.