Lada Aura: l’auto non si mette in moto durante la presentazione in Russia

Lada Aura: in Russia durante la presentazione, l'auto non si mette in moto

In vista della presentazione di un’auto, di solito si studia tutto nel minimo dettaglio per far funzionare correttamente ogni cosa. Questo, però, non è accaduto per questa Lada Aura. Durante la sua presentazione al Forum economico di San Pietroburgo, avanti agli invitati e ai giornalisti, la vettura non si è messa in moto. Tra i presenti, infatti, troviamo il ministro delle finanze russo, Anton Siluanov, e il capo di Sberbank, Herman Gref. I primi due tentativi di messa in moto non sono stati un successo. Dopo una rapida occhiata e dopo aver aperto il cofano, al terzo tentativo, finalmente l’auto è riuscita a mettersi in moto. Il video della presentazione è diventato virale fra le risate dei presenti. Qui di seguito riportiamo il video completo.

L’evento della presentazione avrebbe dovuto sancire l’indipendenza del costruttore nello sviluppo di un modello di lusso dopo la “svendita” da parte di Renault per 1 rublo al governo russo. Nel caso della Lada Aura che non voleva saperne di partire, la spiegazione ufficialmente rilasciata è che “era stata lasciata in prima” e il sistema di sicurezza non aveva consentito l’avviamento.

Lada: la storia del costruttore in sintesi

Lada è una casa automobilistica russa con una lunga storia che risale agli anni ’60. Il nome “Lada” deriva dal nome di una divinità slava che simboleggia la bellezza e la felicità. La produzione dei veicoli Lada è iniziata nel 1970, quando l’Unione Sovietica decise di creare una propria industria automobilistica per soddisfare la crescente domanda interna di automobili.

Il primo modello di Lada è stato chiamato VAZ-2101, ma era conosciuto anche come Lada 1200 o Zhiguli all’estero. Questo modello era basato sulla Fiat 124, grazie a un accordo di collaborazione tra l’URSS e l’Italia. La produzione iniziò nella fabbrica di automobili di Tolyatti, situata sulla riva del fiume Volga, da cui il nome ufficiale dell’azienda: AvtoVAZ (Automobili di Volzhsky Avtomobilny Zavod).

La Lada 2101 era una berlina a trazione posteriore con un motore a benzina da 1,2 litri e 4 cilindri. Era una vettura economica e robusta, adatta alle condizioni stradali difficili dell’Unione Sovietica. La sua semplicità meccanica e la facilità di manutenzione hanno reso la Lada popolare tra i cittadini sovietici.

Negli anni successivi, Lada ha continuato a sviluppare nuovi modelli e varianti. La gamma Lada comprendeva modelli come la Lada Niva, un veicolo fuoristrada molto popolare con un design robusto e affidabile. La Niva ha guadagnato una reputazione per le sue eccellenti capacità off-road e la sua popolarità si è estesa anche al di fuori dell’Unione Sovietica.

Durante gli anni ’80 e ’90, Lada ha affrontato diverse sfide, compresa la necessità di adeguarsi alle norme e alle richieste del mercato internazionale in evoluzione. L’azienda ha collaborato con altri produttori automobilistici internazionali, come la General Motors, per migliorare la qualità e la tecnologia dei loro veicoli. Nel corso degli anni, Lada ha continuato a svilupparsi e a modernizzarsi. Ha introdotto nuovi modelli e ha migliorato la qualità dei propri veicoli. Lada ha mantenuto la sua reputazione di marca economica e affidabile, offrendo automobili a prezzi accessibili alla maggior parte delle persone.

Lada ha fatto parte del gruppo automobilistico russo AvtoVAZ, che a sua volta era controllato dal gruppo francese Renault-Nissan-Mitsubishi. La casa automobilistica continua a produrre una gamma di veicoli, tra cui berline, hatchback e crossover, per il mercato interno russo e per l’esportazione in vari paesi. La presentazione del modello Aura, infatti, come già anticipato, avrebbe sancito l’indipendenza del marchio.

Nonostante le sfide incontrate nel corso degli anni, il costruttore ha mantenuto la sua posizione come uno dei principali produttori automobilistici russi e continua a essere una scelta popolare tra i consumatori che cercano veicoli accessibili e robusti.