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Peugeot 206: il geniale spot con l’elefante 20 anni fa vinceva il Leone d’Oro a Cannes

Il famosissimo spot della Peugeot 206 con l’indiano e l’elefante ha compiuto qualche mese fa 21 anni, ma ne sono trascorsi 20 da quando ha vinto il prestigioso Leone d’Oro a Cannes, a metà 2003. Si tratta di uno spot rimasto indelebile nella memoria degli appassionati e non solo, realizzato peraltro dopo 4 anni dal debutto commerciale della 206, avvenuto nel 1998.

All’epoca nella direzione marketing advertising di Peugeot Italia lavorava già Antonio Scotti, il responsabile pubblicità che ha curato la genesi del famoso video “The Sculptor”, spot televisivo da 45 secondi andato in onda per la prima volta il 30 giugno 2002.

Peugeot 206: la storia dello spot con l’elefante

L’idea di quella clip pubblicitaria è nata in Italia. Al momento del lancio, l’ufficio marketing supportato dal Direttore Generale dell’epoca, pensò che, per meglio caratterizzare il numero 206, potenzialmente complicato da memorizzare dopo il grande successo della 205, fosse necessario trovare qualcosa di davvero speciale. Questa idea è nata dall’agenzia di allora, la EuroRSCG (ora Havas), nella coppia creativa di Giovanni Porro (Art) e Roberto Greco (Copy) coordinati da Angela Schiavino e realizzato con la regia dell’olandese Matthijs Van Heijningen.

Sono loro che hanno ideato la strategia “Enfant Terrible”, comprensibile anche per chi non conosceva il francese e che ha consentito una comunicazione chiara e diretta: chi desidera una 206 è una persona di carattere, disposta a tutto pur di avere un’auto del genere. Lo spot, diventato famosissimo nel giro di poco tempo, è arrivato a fine carriera quando in Italia se ne erano già vendute oltre 350.000. Dopo di esso, sono stati realizzati altri tre spot che sviluppavano il medesimo concetto. Uno spot di grande successo, vincente in un ventina di premi internazionali di comunicazione, compresi gli Stati Uniti e programmato successivamente in quasi tutta Europa. Poi, fu realizzato un altro spot che riuscì ad allungare la commercializzazione del modello in Italia aggiungendo numeri su numeri, fino all’inizio dello scorso decennio.

Peugeot 206

The Sculptor” è stato uno spot iconico, indelebile nella mente delle persone ancora oggi. Per chi non se lo ricordasse, o per chi magari è ancora troppo giovane (il video lo trovi qualche rigo più sotto), questa pubblicità prevedeva l’idea di un giovane indiano che, pur di averla, era disposto ad autocostruirserla. L’auto era in vendita, ma praticamente introvabile. Era solo visibile nella foto del volantino che il protagonista prende come riferimento per il suo progetto.

Lo spot lo ricordiamo ancora oggi perché era una storia divertente, fuori dagli schemi, l’attore era molto empatico e c’erano molti elementi forti nello spot: la musica (Strengholt Music Publishing, Amsterdam), le martellate e il bagliore del saldatore, l’elefante che ubbidisce al suo ruolo di “batti lastra”, l’alternarsi del giorno e della notte e lui, infine, che ammicca dal finestrino, orgoglioso del risultato ottenuto. Ogni elemento ha contribuito a rendere quello spot memorabile ancora oggi, a distanza di oltre venti anni.

Come avevamo anticipato, oltre al celebre spot dell’elefante, ce ne sono stati altri. Nel primo della serie un giovane Enfant terrible presentava la 206 appena acquistata a sua madre e riceveva un sonoro schiaffone: troppo trasgressivo per lei quel modello. In un altro, invece, una ragazza giapponese atterrava a Tokyo e nel carrello bagagli aveva tutti i pezzi di una Peugeot 206 che rimontava con cura poco dopo. La serie andò avanti anche con il lancio della versione Station Wagon. Un’idea geniale per una Peugeot che ha accompagnato migliaia di italiani nei propri viaggi ed avventure quotidiane attraverso uno degli spot più memorabili della storia dell’auto, ideato in Italia. Di seguito riportiamo lo spot.

La storia della 206

La storia della Peugeot 206 inizia nel 1998 quando è stata lanciata sul mercato come sostituta della 205, un’auto molto popolare negli anni ’80. È stata progettata come una vettura compatta, disponibile in diverse varianti di carrozzeria, tra cui berlina a tre o cinque porte, station wagon e cabriolet. Offriva un design accattivante e uno stile moderno, che l’hanno resa una scelta popolare tra i guidatori di tutto il mondo. La gamma dei motori della Peugeot 206 comprendeva diverse opzioni, tra cui motori benzina e diesel con diverse potenze per adattarsi alle esigenze dei clienti. Nel corso degli anni, sono state introdotte versioni potenziate come la Peugeot 206 GTI e la Peugeot 206 RC (conosciuta anche come 206 GTI 180), entrambe con delle migliori prestazioni.

Nel corso della sua produzione, la 206 è stata sottoposta a diversi restyling e aggiornamenti per mantenerla competitiva nel mercato delle auto compatte. Nel 2006, la Peugeot 206 ha raggiunto una pietra miliare significativa quando ha superato la produzione di 5 milioni di unità. Dopo un lungo ciclo di produzione, la Peugeot 206 è stata sostituita dalla Peugeot 207, che è stata lanciata nel 2006. Tuttavia, la 206 ha continuato ad essere venduta in alcuni mercati per qualche tempo, grazie alla sua popolarità e alla richiesta dei consumatori.

La Peugeot 206 ha avuto un notevole successo commerciale durante la sua produzione, grazie al suo design attraente, alle prestazioni decenti e al comfort offerto. È stata una delle vetture più vendute nella sua categoria e ha lasciato un segno importante nella storia dell’automobilismo.