Oggi è stata presentata la Zenvo Aurora. Sotto il cofano troviamo il V12 più potente al mondo: infatti il V12 quadriturbo da 6,6 litri eroga una potenza massima di 1250 CV. Aggiungendo tre motori elettrici, da 200 CV ognuno, la potenza massima complessiva sale a quota 1850 CV. Di serie, il motore elettrico abbinato al V12 è uno solo ed è installato dentro il cambio a sette marce. Su richiesta sul modello Agil e di serie sulla Tur, si possono montare altri due motori elettrici, uno per ogni ruota anteriore.
Per farla breve, quindi, il cliente può scegliere una Zenvo Aurora con trazione posteriore da 1450 CV o optare per la versione con trazione integrale e 1850 CV di potenza. La prima vanta una coppia di 1400 Nm, mentre la seconda ha una coppia massima di 1700 Nm. Il regime di rotazione massimo del motore endotermico è di 9.800 giri al minuto. Per quanto riguarda le prestazioni, lo scatto 0-100 km/h viene coperto in 2,3 secondi, mentre la velocità massima che può raggiungere è di 450 km/h. La versione con un motore elettrico pesa solo 1300 chili a secco, mentre raggiunge i 1450 chili circa nella versione con tre motori elettrici.
Progettata internamente da Christian Brandt, la Zenvo Aurora si basa su una nuovissima monoscocca modulare in fibra di carbonio Zenvo ZM1. Le due opzioni di propulsione descritte prima sono correlate a due varianti del design dell’Aurora. Quella verde nelle foto è la versione Tur (touring), che ottiene tanta potenza di default senza rinunciare al comfort e al lusso. Sembra meno aggressiva, con superfici della carrozzeria più lisce, un paraurti e uno spoiler anteriore più semplici e nessun alettone posteriore massiccio.
Al contrario, la versione Agil (agile) presenta un’ala gigantesca che aiuta a generare ben 880 chili di carico aerodinamico a 250 km/h. Lo 0-100 km/h di questa versione viene coperto in 2,5 secondi, qualche decimo di secondo in meno rispetto alla versione più performante. La velocità massima è di “soli” 365 km/h. Sebbene entrambe le versioni condividano lo stesso cambio a sette marce, la trasmissione e la calibrazione del cambio dei due modelli variano. L’Agil, ad esempio, si comporta più come un cambio sequenziale e presenta cambi di marcia più meccanici, mentre la messa a punto del cambio della Tur è molto più fluida. In entrambi i casi, lo smorzamento elettronico del cambio consente di regolare la ferocia delle cambiate dall’interno dell’abitacolo. Verranno costruite solo 100 Zenvo Aurora, 50 per ogni versione, con la produzione che inizierà nel 2026.
Quest’auto è un concentrato di tecnologia derivante dal mondo della Formula 1. La Zenvo Aurora non solo ha una carrozzeria aperta che lascia fluire l’aria attraverso la stessa (non solo attorno), ma è anche dotata di sospensioni anteriori pushrod. La configurazione posteriore comprende doppi bracci trasversali con molle attive. La carrozzeria è interamente in fibra di carbonio, ma gran parte del veicolo non è composta da pannelli imbullonati. Invece, circa il 70% della “carrozzeria” dell’Aurora è costituita dal telaio monoscocca a vista, uno dei più rigidi al mondo.
Proprio come i propulsori e il design esterno differiscono tra le due versioni, anche per gli interni vale lo stesso discorso. L’Agil può attribuire parte della sua perdita di peso all’abitacolo spoglio, che è anche priva di “lusso inutile”. Tuttavia, include alcuni pannelli e imbottiture poiché la monoscocca in fibra di carbonio è stata lasciata a vista in più punti e la pelle è stata sostituita da un materiale leggero speciale (che non è stato definito) sui sedili e sulle parti delle porte e del cruscotto.
La Tur vanta “materiali tattili” come la pelle e l’alluminio, e c’è un ulteriore materiale fonoassorbente per conferirgli un vero e proprio carattere da GT. Invece di posizionare uno schermo di infotainment sul cruscotto, tutto è posizionato davanti al guidatore, con tre display incluso un prominente contagiri centrale, mentre il display di sinistra è l’infotainment e include funzionalità Apple CarPlay e Android Auto.
Il motore e i sistemi del motore elettrico sono stati sviluppati per Zenvo dallo specialista di propulsori Mahle. Il motore elettrico da 200 CV nella trasmissione aiuta ad avere coppia per compensare il turbo lag del V12 quadriturbo, fungendo anche da sistema per la retromarcia. Inoltre, può spingere l’Aurora fino a 35 km/h con la sola energia elettrica.
“La sensazione di accelerazione e la reattività sono state al centro dell’attenzione di tutto il team, e una notevole quantità di lavoro è stata dedicata alla dinamica e all’integrazione tra i motori elettrici e il motore a combustione, per rendere tutto questo il più fluido possibile”, spiega Jens Sverdrup, Chief Commercial Officer di Zenvo. “Questo è anche il motivo per cui il gruppo propulsore presenta quattro turbo più piccoli, anziché i due più convenzionali”. Spiega, inoltre, che l’Aurora offrirà una risposta dell’acceleratore più diretta e migliore rispetto a un motore aspirato. Il motore a V a 90 gradi da 6,6 litri, chiamato Mjolner, utilizza il sistema di iniezione Mahle Jet Ignition, riducendo la necessità di sovralimentazione. Questo si traduce nella piena conformità alle normative antinquinamento Euro 7. Può anche funzionare con carburante sintetico.