Stellantis: ecco la tecnologia Bio-Hybrid che fa uso dell’etanolo
Quello brasiliano è un mercato estremamente importante per il gruppo Stellantis, e la nuova tecnologia Bio-Hybrid, svelata al pubblico a Minas Gerais, ne è una ulteriore dimostrazione. Questa tecnologia è stata sviluppata totalmente in Sud America ed è in linea con il piano strategico a lungo termine di Stellantis, Dare Forward 2030, che prevede la decarbonizzazione dei processi e dei prodotti dell’azienda entro il 2038, con una riduzione del 50% delle emissioni già nel 2030.
Di cosa fa uso la tecnologia Bio-Hybrid e come è nata
Il suffisso “bio” fa riferimento al C₂H₆O, meglio conosciuto come etanolo o alcol etilico. L’etanolo in Brasile viene utilizzato come carburante, e riscuote un discreto successo dato il suo minore costo rispetto alla benzina. Inoltre, rispetto alla benzina rilascia molta meno CO2 quando combusto, e di conseguenza veicoli con questa alimentazione si rivelano un valido alleato se si parla di decarbonizzazione. I motori termici che sfruttano l’etanolo come carburante sono i cosiddetti Flex, e verranno usati anche per il bio-ibrido.
Ora, voi vi chiederete come e quando è cominciata la progettazione delle piattaforme bio-ibride. Tutto è partito dalla creazione nel 2022 della piattaforma Bio-Electro, che consiste di tre distinte sezioni:
- Academy: riguarda l’informazione, la formazione e il reclutamento
- Lab: incubazione di idee e sviluppo di ecosistemi
- Tech: materializzazione di soluzioni e innovazione.
Proprio dal reparto Tech è partito lo sviluppo della piattaforma bio-ibrida, che è quindi a tutti gli effetti una esclusiva di Stellantis Sud America. Antonio Filosa sottolinea che le nuove tecnologie ibride ed elettriche dovrebbero essere un’opportunità per rafforzare l’ingegneria brasiliana e l’industria nazionale. “È un’opportunità per la reindustrializzazione e la riconfigurazione dell’industria nazionale dei ricambi auto, che è diversificata, complessa e molto importante per l’economia brasiliana”.
Inoltre, la tecnologia Bio-Hybrid è flessibile nell’applicazione e può essere montata su diversi modelli prodotti da Stellantis. È compatibile con le linee di produzione dei tre stabilimenti dell’azienda: Betim (MG), Porto Real (RJ) e Goiana (PE). Pertanto, Stellantis si inserisce anche nella strategia di produzione multiregionale.
Un ibrido a etanolo
Nel suo percorso di decarbonizzazione tecnologica, Stellantis ha sviluppato quattro piattaforme per l’applicazione in Brasile: Bio-Hybrid, Bio-Hybrid e-DCT, Bio-Hybrid plug-in, BEV. Nelle prime tre piattaforme viene utilizzato come motore termico il Flex.
La piattaforma Bio-Hybrid presenta un piccolo motore elettrico che sostituisce l’alternatore e il motorino di avviamento, essendo così di fatto un mild hybrid. Si tratta di apparecchiature in grado di fornire energia meccanica ed elettrica, che generano sia una coppia aggiuntiva per il motore termico del veicolo, sia energia elettrica per caricare la batteria aggiuntiva agli ioni di litio da 12 volt, che funziona in parallelo con l’impianto elettrico convenzionale del veicolo. Il sistema genera una potenza fino a 3 kW, garantendo migliori prestazioni alla vettura e consumi ridotti.
La piattaforma Bio-Hybrid e-DCT prevede due motori elettrici. Il primo di questi è quello che sostituisce l’alternatore e il motorino di avviamento. Inoltre, alla trasmissione è accoppiato un altro motore elettrico di proporzioni maggiori. Una batteria agli ioni di litio da 48 Volt supporta il sistema e alimenta anche i dispositivi. Una gestione elettronica controlla il funzionamento tra modalità termica, elettrica o ibrida, ottimizzando efficienza ed economia.
La piattaforma Bio-Hybrid plug-in dispone di una batteria agli ioni di litio da 380 Volt, ricaricata tramite un sistema di rigenerazione in fase di decelerazione, alimentata dal motore termico del veicolo o, infine, tramite alimentazione elettrica esterna (plug-in). L’architettura ha anche un motore elettrico che fornisce potenza direttamente alle ruote dell’auto. Il sistema gestisce il funzionamento tra modalità termica, elettrica o ibrida, ottimizzando efficienza ed economia.
Infine, l’architettura BEV è completamente azionata da un motore elettrico ad alta tensione alimentato da una batteria ricaricabile da 400 Volt. L’architettura eroga una coppia istantanea, con accelerazioni rapide e reattive. Il sistema ha suono e prestazioni personalizzabili, anche a basse velocità.