Formula 2: presentata la monoposto che correrà dal 2024 al 2026
Gli organizzatori della serie Formula 2 affermano che la nuova vettura, che correrà nelle stagioni 2024, 2025 e 2026, è quanto più vicina possibile a un’auto di F1 in termini di sicurezza e accessibilità. Anche il design complessivo, ad eccezione dell’ala posteriore, è molto più vicino ad una moderna monoposto di Formula 1. È alimentata da un motore Mecachrome turbocompresso da 3,4 litri. Gli organizzatori sperano inoltre che l’auto possa ospitare piloti di stazza molto differente tra loro, migliorandone quindi l’accessibilità.
Le aspettative dalla nuova monoposto
La vettura, che è stata presentata giovedì nel paddock di Monza, ha completato con successo uno shakedown a luglio sul circuito di Varano in Italia, con l’ex pilota di F2 Tatiana Calderon al volante. Il programma di sviluppo continuerà per il resto dell’anno, con la partecipazione di diversi piloti, tra cui il campione di Formula 2 del 2022 Felipe Drugovich.
Una vettura sarà consegnata ai team entro la fine di quest’anno, mentre la seconda monoposto sarà consegnata a metà gennaio del prossimo anno. Ci sarà uno shakedown con le squadre prima del primo test ufficiale pre-campionato, con una vettura per ogni squadra. Come già anticipato, quest’auto correrà per tre anni. Il CEO della F2, Bruno Michel, ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso di presentare la nostra nuova vettura di F2, che correrà per i prossimi tre anni. Insieme alla FIA, abbiamo progettato una vettura potente, stimolante e sicura che preparerà i giovani piloti per la F1 e che continuerà a offrire grandi gare e molte opportunità di sorpasso, qualcosa che i fan si aspettano dalla F2. È stata progettata anche per adattarsi a tutti i tipi di piloti, tenendo conto della considerazione della FIA per quanto riguarda lo sforzo relativo alla sterzata. Questo è ovviamente fondamentale per rendere il nostro sport più inclusivo, migliorando la guidabilità e il comfort della nostra vettura”.
“Uno dei nostri obiettivi principali rimane il controllo dei costi”, prosegue. “Quindi, abbiamo mantenuto lo stesso motore e cambio, e ci sono molti pezzi derivanti dalla vettura precedente. Infine, abbiamo fatto in modo che i team possano gestire questa nuova vettura con 12 persone operative, come da regolamento sportivo. Voglio ringraziare i nostri partner Aramco, Pirelli, Dallara e Mecachrome, che sono fondamentali nel rendere questa vettura sicura, affidabile e la migliore macchina da corsa per preparare i nostri piloti alla Formula 1”.
La nuova vettura di F2 non avrà il servosterzo, optando invece per modificare il peso e le geometrie esistenti. L’auto continuerà a funzionare con carburante sostenibile Aramco al 55% di origine biologica nel 2024, ma può già ospitare il carburante sintetico sostenibile Aramco che sarà introdotto nel 2025.
Formula 2: l’ala posteriore è l’elemento più curioso
Il design radicale dell’ala posteriore, che si apre a ventaglio nell’aria come le piume di un pavone, ha suscitato una grande attenzione ravvicinata da parte degli spettatori, tra cui diversi vertici dei team in Formula 1. Ma quella conformazione ha una motivazione prettamente tecnica: aiutare le corse ad essere più avvincenti. Come ha detto il boss della F2 Bruno Michel: “L’ala posteriore stessa ha una forma tondeggiante che è abbastanza vicina a quella che vediamo in F1 in questo momento. La grande differenza è probabilmente ciò che avete visto, ovvero il flap che è piuttosto pesante e grande. Questo è stato fatto davvero per garantire che, con il tipo di assetto che abbiamo sulla macchina, possiamo avere un’efficienza del DRS particolarmente elevata”.
La spinta specifica per aumentare il delta DRS – cioè la differenza di velocità massima tra quando l’ala è aperta e quando è chiusa – è interessante perché è stato un argomento di preoccupazione per la Formula 1 in vista dei nuovi regolamenti che entreranno in vigore nel 2026. Mentre la F1 si muove verso un’aerodinamica più attiva, volta a ridurre la resistenza sui rettilinei per contrastare la perdita di potenza delle nuove power unit, si teme che i sorpassi saranno molto più difficili. Se tutte le auto avessero meno resistenza aerodinamica, ciò ridurrebbe il guadagno di velocità quando si utilizzerebbe il DRS e renderebbe molto più difficile il sorpasso sui rettilinei. Questo problema potrebbe essere parzialmente risolto usando quel flap superiore più grande, proprio come mostrato sulla monoposto di Formula 2.
Anche la F1 sta facendo uno sforzo notevole per cercare di ridurre i treni di vetture che usano il DRS, che sono la conseguenza di un delta DRS non abbastanza grande che non consente il sorpasso fra le monoposto. In ottica 2026, con il cambio dei motori, si sta studiando un metodo per limitare i treni di vetture che usano il DRS. In questo caso, quindi, la Formula 2 farà da “banco prova” per la massima categoria automobilistica a ruote scoperte.
La F2 è stata all’avanguardia sotto alcuni aspetti per la F1 in passato. Ad esempio, le monoposto di Formula 2 sono le prime ad aver optato per pneumatici da 18 pollici. Ora le stesse dimensioni sono utilizzate anche in Formula 1. La F2 sta già lavorando al carburante sostenibile. Vedremo se entro i prossimi tre anni, queste nuove vetture ottimizzeranno lo spettacolo in pista.