Peugeot 9×8: abbandonato il progetto senza ala posteriore? La prossima versione ce l’avrà
Peugeot è entrata ambiziosamente nel Campionato Mondiale Endurance (WEC) nel 2022 con la 9×8, un’hypercar senza alettone posteriore. Si tratta di una vettura che stravolge un po’ i canoni delle auto da corsa. Infatti, bisogna dar loro credito per aver scelto una strada non convenzionale, ma sembra che la casa automobilistica francese abbia rinunciato al controverso design delle pinne sul tetto. Secondo Daily Sports Car, Peugeot vuole montare una nuova ala posteriore all’hypercar 9×8 per essere più competitiva rispetto ai suoi rivali.
Peugeot 9×8: i primi test della nuova ala sono previsti per dicembre
A differenza della Formula 1, il WEC offre ai team maggiore flessibilità per quanto riguarda l’aerodinamica, da qui la decisione di Peugeot di essere creativa e optare per un’hypercar senza ali. Correre senza un’ala che induce resistenza aiuterebbe l’auto a ottenere prestazioni migliori sui rettilinei, e il circuito di Le Mans ha dei rettilinei molto, molto lunghi.
Tuttavia, la FIA non approverà immediatamente il nuovo prototipo di design presentato da Peugeot. L’organo di governo deve garantire che le modifiche mantengano il Balance of Performance (BOP), pertanto, secondo quanto riferito, è in atto un lungo processo di approvazione. Alle hypercar di Le Mans sono consentiti fino a cinque aggiornamenti prestazionali, esclusi quelli che riguardano la sicurezza e l’affidabilità.
“La nostra posizione è la stessa”, ha detto il direttore tecnico di Peugeot Sport, Olivier Jansonnie. “Vogliamo ancora maggiore trasparenza e non possiamo effettuare aggiornamenti senza il loro consenso; non è ancora definito cosa potremmo fare con loro; ne stiamo ancora discutendo”. La Peugeot 9×8 senza ali ha ottenuto un solo podio alla 6 Ore di Monza del 2023 da quando ha iniziato a correre nel 2022. La Toyota continua a guidare il gruppo, con la Ferrari non troppo indietro. La Ferrari ha vinto la prestigiosa 24 Ore di Le Mans del 2022, nonostante i 58 anni di assenza dall’evento nella massima categoria.
La griglia di partenza diventerà più popolata con le imminenti iscrizioni di marchi rinomati come BMW e Lamborghini. Quest’ultima ha già presentato la sua hypercar con la SC63, che monta un V8 biturbo da 3,8 litri che potremmo vedere anche sul successore della Huracan. Pertanto, la Peugeot ha molta strada da percorrere per tenere il passo con una griglia più ampia il prossimo anno.
Dopo aver completato quasi due stagioni, sembra che Peugeot abbia compreso che l’assenza di un’ala che induca il carico aerodinamico extra non aiuterà la squadra ad assicurarsi il podio. L’unico podio al Tempio della Velocità (parliamo del circuito di Monza) era prevedibile considerando che la pista è ideale per le auto a basso carico aerodinamico. Ma ci sono almeno altre cinque piste nel calendario, quindi è necessario apportare delle modifiche. Potremmo iniziare a vedere la nuova Peugeot 9×8 a dicembre, quando l’hypercar verrà testata prima di correre nella stagione 2024.
L’importanza dell’ala posteriore in una vettura da corsa
L’ala posteriore su una vettura da corsa è un componente critico del design che svolge diverse funzioni fondamentali per migliorare le prestazioni e la stabilità del veicolo durante le competizioni. L’ala posteriore è progettata per generare una forza aerodinamica verso il basso, nota come downforce. Essa aumenta la pressione delle ruote posteriori sulla pista, migliorando l’aderenza e la trazione. Ciò consente al veicolo di mantenere una maggiore velocità nelle curve e di avere una migliore stabilità in generale. L’ala posteriore è spesso utilizzata per regolare l’equilibrio aerodinamico della vettura. Modificando l’angolo o la posizione dell’ala, i tecnici possono influenzare la distribuzione del peso tra le ruote anteriori e posteriori. Di base, caricando l’ala posteriore è necessario aumentare il carico anche su quella anteriore e viceversa, altrimenti si crea uno squilibrio che peggiora il comportamento in pista dell’auto. Questo è essenziale per adattare la vettura alle diverse condizioni della pista e al tipo di curve presenti. Inoltre contribuisce ad ottimizzare la traiettoria del veicolo durante le curve. La downforce aggiuntiva sulla parte posteriore aumenta la stabilità, evitando che la vettura scivoli o perda aderenza durante le curve ad alta velocità.
Durante le frenate, l’ala posteriore contribuisce a mantenere l’equilibrio della vettura, impedendo che la parte posteriore slitti e permettendo una frenata più efficace e controllata. Sebbene possa sembrare controintuitivo, un’ala posteriore ben progettata può anche contribuire all’efficienza del carburante. Riducendo la resistenza dell’aria sulla parte posteriore della vettura, si può migliorare il consumo di carburante, specialmente su circuiti ad alta velocità. In sintesi, un’ala posteriore su una vettura da corsa è un componente fondamentale per migliorare le prestazioni, la stabilità e il controllo durante le competizioni. La sua progettazione e regolazione sono aspetti critici per adattare la vettura alle specifiche esigenze di una determinata pista o condizioni di gara, e il suo ruolo è cruciale nel rendere una vettura da corsa competitiva.