E-Way H2: ecco il nuovo bus urbano di Iveco a idrogeno
Iveco ha presentato il suo primo autobus a idrogeno, l’E-Way H2. Teatro della presentazione è il Busworld Europe, la fiera più importante per il settore europeo del trasporto passeggeri, che si tiene a Bruxelles dal 7 al 12 ottobre. Alla fiera belga Iveco Group ha in esposizione tutta la sua gamma di mezzi di trasporto elettrici, da quelli dedicati agli ambiti urbano ed extraurbano (E-Way, Streetway ELEC e Crossway LE Elec) ai minibus (l’eDayly). Tutti questi mezzi sono dotati di ADAS di ultima generazione, così da essere già conformi alle nuove normative europee sulla sicurezza che saranno in vigore dal 2024.
Iveco E-Way H2 e la collaborazione con Hyundai
Il nuovo Iveco E-Way H2 è uno dei frutti della partnership tra Iveco e Hyundai in essere da marzo 2022. A differenza dell’E-Way standard, questa versione a idrogeno è prevista per ora solo nella variante a 12 metri. Si tratta di un bus a pianale ribassato, ed è spinto da un motore elettrico da 310 kW, equivalenti a 422 CV, abbinato a una cella a combustibile fornita da HTWO. I serbatoi di idrogeno sono quattro e possono contenere in totale 7,8 kg di combustibile, mentre il pacco batterie è da 69 kWh (questo prodotto da FPT Industrial).
L’autonomia massima dell’Iveco E-Way H2 è di 450 km. C’è da segnalare che la batteria è ricaricabile anche tramite presa di corrente, andando a funzionare così di fatto come un veicolo ibrdo plug-in. La produzione di questo nuovo autobus a idrogeno avverrà negli stabilimenti di Annonay (Francia) e di Foggia.
I bus a idrogeno in Europa
Nonostante attualmente i bus a idrogeno siano complessivamente più costosi rispetto a un bus elettrico, al punto che per il solo acquisto – un singolo mezzo arriva a costare 750mila euro contro i circa 500mila massimi per un bus elettrico convenzionale – si è ricorso e si ricorre in maniera massiccia a sostegni a livello europeo, le aziende di trasporto pubblico locale continuano a rinnovare le flotte anche con mezzi alimentati ad H2. Su questo fronte la Germania è la nazione più attiva, tanto che è presente un piano nazionale di aiuti denominato Nip. E così, attualmente in terra tedesca circolano circa 90 mezzi a idrogeno.
E in Italia com’è la situazione? Attualmente sono in servizio dal 2021 a Bolzano 12 bus a idrogeno, modello Solaris Urbino 12 Hydrogen, tra l’altro prima flotta di mezzi a idrogeno in Italia. Inoltre, grazie ai soldi del Pnrr (costo totale dell’investimento: 90 milioni di euro) a Bologna arriveranno entro il 30 giugno 2026 ben 127 bus a idrogeno, non senza polemiche. Questi andranno inizialmente a sostituire vecchi bus a gasolio di classe Euro 1, 2 e 3 e, in una seconda fase, i mezzi a gasolio e metano di classe Euro 4, 5 ed Euro 5 EEV.
Per quanto riguarda la produzione di mezzi a idrogeno sul suolo italiano, l’Iveco E-Way H2 non sarà il primo. Infatti, dal 2022 l’azienda umbra Rampini sta producendo a Perugia l’Hydron, un bus lungo 8 metri e largo 2,20 metri in grado di trasportare complessivamente 48 passeggeri. Spinto da un motore elettrico da 230 kW (313 CV) e in grado di raggiungere una velocità massima di 70 km/h, può contenere nelle sue 3 bombole 3,6 kg di idrogeno cadauna, per un’autonomia in ciclo urbano di 400 km.