Autovelox, verbale nullo se controllore e controllato coincidono | Ecco perché devi buttare sempre un occhio a questo dato del verbale

Gli autovelox vanno tarati da una società diversa da chi li produce. Se non rispettata, è condizione necessaria per annullare un verbale

In queste condizioni è possibile far annullare un verbale per eccesso di velocità - vehiclecue.it

In alcuni casi è possibile che il verbale per un autovelox sia nullo. Tutto quello che c’è da sapere

Gli autovelox sono strumenti essenziali per garantire la sicurezza stradale, utilizzati per monitorare e sanzionare le violazioni dei limiti di velocità. Tuttavia, nonostante l’importanza di questi dispositivi, spesso sorgono dubbi e controversie riguardo alla loro gestione e al processo di emissione dei verbali. Un aspetto cruciale, ma poco noto, è la correttezza formale dei verbali emessi e il rispetto delle procedure previste dalla legge.

Quando si riceve un verbale per eccesso di velocità, la prima reazione è generalmente quella di pagare la multa o, in alcuni casi, di contestarla per motivi personali o tecnici. Ma c’è un dettaglio, spesso trascurato, che può fare la differenza tra un verbale valido e uno nullo: le attrezzature devono rispettare precise normative riguardo l’omologazione e la taratura. Questo aspetto è fondamentale e può influenzare l’esito di un’eventuale contestazione.

La normativa italiana prevede infatti che il processo di verifica e sanzionamento delle infrazioni stradali segua un iter preciso con ruoli distinti. Questo principio è stato introdotto per garantire imparzialità e correttezza nel trattamento delle violazioni, evitando possibili conflitti di interesse. Ignorare questo dettaglio potrebbe significare accettare multe non valide, con conseguenti spese inutili.

Per questo motivo, è essenziale che ogni automobilista controlli attentamente i verbali ricevuti, prestando particolare attenzione ai dati relativi agli agenti coinvolti. Capire chi ha fatto cosa può sembrare un tecnicismo, ma può rappresentare la chiave per invalidare una multa ingiusta. Conoscere e verificare questi dettagli può evitare sorprese spiacevoli e proteggere i propri diritti di automobilista.

Autovelox, la sentenza che dà ragione all’automobilista

Il giudice di pace di Bassano del Grappa, con la sentenza n. 271 del 29 settembre 2017, si è occupato di una vicenda simile andando a spiegare dettagli interessanti. Il caso analizzato dal giudice ha visto un soggetto che ha impugnato il verbale ricevuto a seguito dell’eccesso di velocità rilevato dal telelaser.

Il motivo del ricorso è da attribuire al fatto che non sussistevano prove sufficienti circa la sua responsabilità e mancava la dimostrazione del perfetto funzionamento del telelaser, della sua omologazione e della sua taratura. Il giudice, pertanto, ha dato ragione all’automobilista. Infatti, secondo anche precedenti sentenze, la multa è legittima se tutte le apparecchiature tecniche, compreso il telelaser, sono sottoposte “a necessarie e periodiche verifiche e tarature”. In caso contrario, l’infrazione non è valida.

Un dettaglio che può fare la differenza

Nel caso di cui sopra, il documento, realizzato dall’Amministrazione comunale, che descriveva la taratura dell’apparecchio, non appariva “idoneo a costituire valida prova dell’avvenuta taratura” in quanto effettuata dalla stessa società che era anche proprietaria dello strumento. Quest’ultima, inoltre, non era nemmeno accreditata presso il sistema nazionale di taratura.

A questo punto il giudice, senza alcun dubbio e ombra di sospetto, ha dato ragione all’automobilista. Infatti, chi produce l’apparecchio non può essere anche colui che lo controlla e lo tara. L’esito? Verbale annullato e soldi risparmiati.