Tutti pronti al grande esodo, ma occhio a un dettaglio salvavita: ecco qual è il sedile più sicuro su cui viaggiare | Scegli sempre quello
Pronti al grande esodo? Ecco qual è il sedile più sicuro su cui viaggiare
Il periodo delle vacanze estive porta con sé il tanto atteso momento del grande esodo, quando milioni di persone si mettono in viaggio per raggiungere le mete turistiche. Le autostrade si riempiono di auto, e il pensiero della sicurezza durante il viaggio diventa prioritario per molti. Le famiglie pianificano le partenze, assicurandosi che tutto sia in ordine per affrontare i lunghi tragitti, dalle verifiche al veicolo alle soste programmate per il riposo.
La sicurezza stradale è un argomento di grande importanza, soprattutto quando si viaggia con bambini o anziani. Molti genitori si preoccupano di garantire ai propri figli il massimo della protezione, scegliendo con attenzione dove farli sedere in auto. Storicamente, i sedili posteriori sono stati considerati i più sicuri, soprattutto per i bambini.
Tuttavia, nuove ricerche stanno mettendo in discussione questa convinzione, suggerendo che non è sempre così semplice. La posizione più sicura all’interno di un’auto dipende da vari fattori, tra cui la presenza di specifici dispositivi di sicurezza. I pretensionatori e i limitatori di carico sono due esempi di tecnologia che possono fare una grande differenza in caso di incidente.
Questi dispositivi, che stringono o allentano le cinture di sicurezza in base alla forza dell’impatto, sono cruciali per ridurre le lesioni. Tuttavia, non tutte le auto li montano sui sedili posteriori, il che porta a una riconsiderazione delle raccomandazioni di sicurezza.
Nuovi studi sulla sicurezza dei sedili in auto
Recenti studi hanno rilevato che i sedili anteriori possono essere più sicuri dei posteriori in assenza di pretensionatori e limitatori di carico. Questi dispositivi, introdotti negli anni Novanta, sono ormai di serie su molte automobili, ma prevalentemente sui sedili anteriori. Negli Stati Uniti, per esempio, la maggior parte delle auto li monta solo davanti, il che ha portato gli esperti a concludere che i posti anteriori sono più sicuri per gli adulti, specialmente per quelli sopra i 55 anni. Le cinture di sicurezza senza questi dispositivi possono causare danni al petto, all’addome o alla colonna vertebrale in caso di incidente, rischi che aumentano con l’età.
In Europa, la situazione è diversa. Sebbene i pretensionatori e i limitatori di carico non siano ancora obbligatori, stanno diventando sempre più comuni anche sui sedili posteriori delle auto. Modelli recenti come la Citroën C3 del 2017 o la Toyota Yaris dello stesso anno li montano di serie anche dietro, aumentando la sicurezza per tutti i passeggeri. Per le auto più vecchie, invece, è importante verificare la presenza di questi dispositivi tramite il programma Euro NCAP, che fornisce informazioni dettagliate sui modelli e gli anni di produzione.
Considerazioni specifiche per bambini e anziani
Per i bambini sotto i 13 anni, i sedili posteriori rimangono la scelta più sicura, anche in assenza di pretensionatori e limitatori di carico. Questo perché i bambini hanno esigenze specifiche di sicurezza che differiscono da quelle degli adulti. Jingwen Hu, ricercatore del Transportation Research Center dell’Università del Michigan, ha sottolineato che i meccanismi di infortunio dei bambini sono molto diversi da quelli delle persone anziane. Tuttavia, per gli adulti e in particolare per gli anziani, la presenza di questi dispositivi sui sedili anteriori può offrire una protezione migliore in caso di incidente.
C’è però una controindicazione: i limitatori di carico, pur essendo utili, possono lasciare troppo spazio per il movimento della testa dei passeggeri, aumentando il rischio di lesioni in assenza di airbag frontali. Per ovviare a questo problema, alcune case automobilistiche, come la Ford, hanno sviluppato cinture di sicurezza gonfiabili, simili ad airbag, per i sedili posteriori. Nonostante queste innovazioni non abbiano avuto un grande successo commerciale, riflettono l’importanza di continuare a migliorare la sicurezza per tutti i passeggeri.