Patente B96, a cosa serve il misterioso permesso di guida sempre più utilizzato in vacanza
D’estate tutti parlano della ptente B96, ma a cosa serve e quanto costa ottenerla? Che vantaggi ci da? vediamolo di seguito.
Le patenti italiane sono davvero numerose, ognuna con le sue specificità e campi di utilizzo. Le classiche sono AM (quella che permette di guidare i cosiddetti cinquantini), A1 (che aumenta la cilindrata governabile a 125cc) e ovviamente la B. Tuttavia, le patenti sono molte di più e si articolano in una complessa normativa che regola i grandi e piccoli mezzi, i rimorchi e pesi massimi, rendendo il panorama delle patenti in Italia assai variegato e articolato.
Tutte le patenti sono identificate da un codice composto da lettere o da lettere e numeri attraverso i quali è spesso molto difficile orientarsi: AM, A1, A2, B, C, D e D1. Ogni combinazione di lettere e numeri identifica alcune patenti disponibili in Italia per guidare micro car, auto, due ruote, bus e furgoni, ovvero quelle di cui si fa menzione nel Codice della Strada. Questo sistema di codifica, sebbene complesso, permette di regolare in maniera dettagliata chi può guidare cosa, garantendo sicurezza e adeguatezza nelle abilità richieste.
Tra le numerose patenti disponibili esiste la B96, una vera manna dal cielo per chi deve trasportare un carrello per barche o per moto. Grazie a questa patente non è necessario conseguire la più complessa patente BE. Per ottenere la patente B96 basta infatti sostenere un secondo esame di guida che occorre esclusivamente per valutare la dimestichezza con il rimorchio. L’esame nel complesso dura solo 25 minuti. Per scoprire tutti i dettagli sulla patente B96, i vantaggi e i costi, non vi resta che proseguire nella lettura.
Le varie tipologie di patente in Italia rispondono a esigenze diverse e specifiche. Mentre la patente B è la più comune e permette di guidare automobili e furgoni di massa complessiva fino a 3.500 kg, altre patenti come la C o la D sono destinate a veicoli commerciali e autobus. La patente A si suddivide in diverse categorie a seconda della potenza della moto che si intende guidare. Inoltre, ci sono le patenti speciali come la BE, che permettono di trainare rimorchi più pesanti, e appunto la B96, che offre una soluzione intermedia per chi ha esigenze specifiche di trasporto.
Cosa posso guidare con la patente b96
Cosa posso guidare con la patente B96? La patente B96, introdotta a partire dal 19 gennaio 2013, rappresenta una vera e propria risorsa per chi ha bisogno di trasportare, con il proprio veicolo, rimorchi di peso non elevato. Chi possiede un carrello per le barche o per le moto, ad esempio, non è più obbligato a conseguire la patente BE, ma può optare per questa valida alternativa, conveniente sotto molteplici punti di vista. L’opportunità di conseguire l’una o l’altra patente, in ogni caso, deve essere valutata in base al tipo di rimorchio; l’aspetto da prendere in considerazione, nello specifico, è il peso del rimorchio con e senza carico. In breve, è possibile considerare questa patente una sorta di completamento della patente B.
A questo proposito basti pensare che l’esame per la B96 può essere effettuato con un’automobile con cambio automatico senza che sulla patente venga indicato il codice 78. Se l’esame per la patente B è stato effettuato con un’automobile dotata di cambio tradizionale, infatti, si ritiene che il conducente abbia già dimostrato la propria abilità alla guida; il secondo esame di pratica, dunque, occorre esclusivamente per valutare la dimestichezza con il rimorchio. Per quanto riguarda l’esame di teoria, allo stesso modo, questo non deve essere sostenuto nuovamente se si è già in possesso della patente B. Durante l’esame di pratica, invece, bisogna dimostrare la propria abilità di manovrare un’automobile con rimorchio: gli aspetti che vengono valutati con una prova di circa 25 minuti sono l’accelerazione, la decelerazione, la frenata, la retromarcia e il cambio di corsia. Nel corso dell’esame, inoltre, viene richiesto di agganciare il rimorchio al veicolo, sganciare il rimorchio ed effettuare un parcheggio.
Patente b96: quanto costa?
Nel valutare l’opportunità di prendere la patente B96, il costo è senza dubbio un aspetto da non sottovalutare. Come accade per tutte le altre patenti, occorre fare una distinzione tra costo della patente B96 in autoscuola o da privatista: la prima soluzione risulta indubbiamente più costosa ma comporta diversi vantaggi legati anche alla gestione di tutte le pratiche; la seconda soluzione, invece, permette di risparmiare in maniera significativa sulle spese. Bisogna innanzitutto considerare i costi fissi e indipendenti dalla modalità scelta, che si aggirano intorno ai €160; circa €60 occorrono per la documentazione e per i bollettini postali, mentre €100 sono generalmente necessari per sostenere l’esame di pratica. Chi fa riferimento alla scuola guida deve sostenere spese aggiuntive, e in questo caso i prezzi possono variare anche in maniera piuttosto sensibile da un’autoscuola all’altra. I privatisti, invece, devono noleggiare un’automobile per poter sostenere l’esame di pratica; in tal caso, le spese aumentano di poco. Quindi, in definitiva, per la patente B96 il prezzo cambia notevolmente se ci si presenta da privatisti oppure se ci si rivolge ad un’autoscuola.
A partire dal 2013, chi decide di conseguire una patente per rimorchio si trova a scegliere tra due diverse alternative: la patente B 96 e la patente BE. Per tale ragione, vale la pena di confrontare le caratteristiche dell’una e dell’altra patente. Innanzitutto, se la B96 permette di condurre complessi di veicoli di massa compresa tra i 3.500 kg e i 4.250 kg, la BE consente di guidare veicoli di categoria B con un rimorchio di massa inferiore, compresa tra 750 kg e 3.500 kg. Il complesso, in questo caso, non può avere un peso superiore a 7.000 kg; rispetto alla patente B96, quindi, la BE rappresenta una soluzione per chi ha la necessità di condurre complessi di veicoli particolarmente pesanti. La patente B96 risulta più conveniente dal punto di vista delle pratiche burocratiche: il certificato medico che attesta l’idoneità psicofisica, infatti, non viene richiesto a chi è già in possesso di patente B; per sostenere l’esame pratico per la patente BE, al contrario, è necessario procurarsi un nuovo certificato medico.