Targhe di cartone: in questo paese non si fabbricano più quelle in metallo | Decisione storica lascia tutti di sasso
In questo paese ormai si usano le targhe di cartone ma c’è un motivo ben preciso.
Le targhe automobilistiche sono un elemento essenziale per l’identificazione dei veicoli e vengono prodotte utilizzando una varietà di materiali. Tra i più comuni troviamo l’alluminio, noto per la sua leggerezza e durabilità, e l’acciaio, scelto per la sua resistenza. In alcuni paesi, vengono utilizzati anche materiali plastici, particolarmente utili per applicazioni temporanee o situazioni specifiche.
Oltre ai materiali, esistono diverse tipologie di targhe a seconda della loro funzione e del paese di appartenenza. Le targhe standard sono le più comuni e vengono utilizzate su autovetture e motocicli. Ci sono poi le targhe personalizzate, che permettono ai proprietari di scegliere una combinazione specifica di lettere e numeri, spesso a un costo aggiuntivo.
Le targhe provvisorie vengono utilizzate per veicoli in transito o che devono ancora essere registrati ufficialmente. Queste possono essere realizzate in materiali meno durevoli come la carta o il cartone plastificato, poiché il loro utilizzo è limitato nel tempo.
Le targhe diplomatiche, infine, sono riservate ai veicoli appartenenti a personale diplomatico e spesso presentano un design distintivo e differente per garantire un rapido riconoscimento.
La produzione delle targhe
La produzione delle targhe richiede l’uso di macchinari specializzati e l’adozione di standard rigorosi per garantire sicurezza e qualità. In molti paesi, la produzione è centralizzata e gestita da enti governativi o da aziende appaltatrici sotto stretto controllo statale. Questo processo coinvolge diverse fasi, dalla stampa del numero di registrazione all’applicazione di rivestimenti protettivi per prevenire la corrosione e garantire la leggibilità nel tempo.
Un aspetto importante della produzione è l’adozione di tecnologie anti-falsificazione. Queste possono includere ologrammi, codici a barre e altri elementi di sicurezza che rendono difficile la contraffazione delle targhe. Inoltre, le normative internazionali richiedono che le targhe rispettino specifici standard per facilitare la loro riconoscibilità e leggibilità oltre i confini nazionali.
Crisi della produzione di targhe in Argentina
In Argentina, la produzione di targhe ha affrontato numerose sfide, in particolare legate alla disponibilità dei materiali importati necessari per la loro realizzazione. Nel novembre del 2023, sotto la presidenza di Alberto Fernández, la Direzione del Registro Nazionale della Proprietà Automotor e la Casa de la Moneda avevano già adottato una misura straordinaria per permettere la circolazione di veicoli con targhe di carta, a causa dei ritardi accumulati nella consegna delle targhe metalliche. Con l’avvento di Javier Milei alla presidenza, il problema è tornato a farsi sentire. La stampa argentina ha riportato nuovamente carenze nella disponibilità di targhe sia per automobili che per motociclette. Anche le cédulas verdes, documenti che contengono importanti informazioni sul veicolo e sul suo proprietario, sono state influenzate da questi ritardi.
Questa volta, però, la causa non sembra essere legata alla mancanza di dollari o alle restrizioni sulle importazioni, ma piuttosto a una complessa rete di interessi incrociati che sta influenzando la disponibilità di questi documenti essenziali. Secondo l’Associazione di Concessionari di Automobili della Repubblica Argentina (ACARA), la Casa de la Moneda non è riuscita a rispettare i termini e le condizioni concordate per la consegna degli elementi e degli insumos registrali, provocando significativi ritardi. Questa situazione ha spinto nuovamente il governo a considerare l’uso di targhe di carta come soluzione temporanea, fino a quando non sarà possibile ripristinare la normale produzione e distribuzione delle targhe metalliche.