Cartelli stradali, inchiesta scioccante: il 40% di quelli che vedi in giro sono illegali | Come fare a non cascare nel tranello legalizzato
I cartelli stradali sono parte integrante della strada e spesso li diamo per scontato. Un’inchiesta di Striscia la notizia fa luce su un aspetto poco noto di essi.
Fin dai primi anni della motorizzazione, i cartelli stradali hanno svolto un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza e l’efficienza del traffico. Nel corso dei decenni, questi segnali sono diventati un elemento essenziale della vita quotidiana, guidando automobilisti e pedoni attraverso la complessità delle moderne reti viarie. Il loro sviluppo ha subito molteplici fasi, adattandosi costantemente alle nuove esigenze della mobilità.
Durante il XX secolo, con l’aumento del numero di veicoli in circolazione, divenne evidente la necessità di regolamentare il traffico in modo più rigoroso. Fu in questo periodo che molti paesi introdussero i primi sistemi di segnaletica stradale standardizzata. Questi primi cartelli erano spesso semplici, ma estremamente funzionali, progettati per essere facilmente comprensibili da tutti gli utenti della strada, indipendentemente dalla loro lingua o cultura.
Nel corso degli anni, la tecnologia ha avuto un impatto significativo sul design e sulla produzione dei cartelli stradali. Materiali più resistenti e tecniche di fabbricazione avanzate hanno migliorato la visibilità e la durata dei segnali. Inoltre, l’introduzione di nuove tipologie di segnali ha permesso di gestire situazioni di traffico sempre più complesse, come le autostrade a più corsie e le aree urbane ad alta densità di popolazione.
Oggi, la segnaletica stradale è una componente sofisticata dell’infrastruttura dei trasporti. Ogni cartello è il risultato di studi approfonditi di ergonomia e psicologia del traffico, volti a garantire che i messaggi siano chiari e immediatamente riconoscibili. La standardizzazione internazionale, promossa da organismi come l’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha ulteriormente contribuito a creare un linguaggio universale della segnaletica stradale.
Problemi e criticità
Tuttavia, nonostante questi progressi, la gestione e il mantenimento dei cartelli stradali non sono privi di problemi. In molti paesi, tra cui l’Italia, una percentuale significativa di segnali potrebbe non essere conforme alle normative vigenti. Questo fenomeno può avere diverse cause, tra cui la mancanza di aggiornamenti regolari, errori di installazione e l’usura naturale dei materiali.
Un aspetto critico è rappresentato dalla ridondanza e dall’inutilità di alcuni segnali. In alcuni casi, i cartelli vengono installati senza una reale necessità, causando confusione tra gli automobilisti e aumentando il rischio di incidenti. Inoltre, segnali obsoleti o mal posizionati possono generare situazioni di pericolo e compromettere la fluidità del traffico.
La situazione in Italia
Recentemente, il tema dei cartelli stradali fuori legge è stato portato alla ribalta grazie a un servizio di “Striscia la Notizia”. L’inviato Max Laudadio ha intervistato Enrico Bonizzoli, un esperto di sicurezza stradale, che ha sollevato preoccupazioni significative. Secondo Bonizzoli, circa il 40% dei cartelli presenti sulle strade italiane potrebbe essere non conforme alle normative.
Questa situazione comporta diverse implicazioni per gli automobilisti. Innanzitutto, la presenza di segnali non conformi può costituire una distrazione, aumentando il rischio di incidenti. Inoltre, le multe ricevute in corrispondenza di questi cartelli potrebbero essere contestabili, poiché tali segnali non avrebbero valenza giuridica. Bonizzoli ha accompagnato Laudadio in un tour di Milano, mostrando alcuni esempi concreti di segnali problematici, evidenziando l’importanza di una revisione completa della segnaletica stradale nel paese.