La Stradale prescrive 3.000€ di multa a chi ha in auto questi dispositivi | Anche se non li usa
Se hai questo disposotivo in macchina dovresti stare molto attento perché potresti essere multato. Meglio non usarlo e non averlo con te.
Gli autovelox rappresentano una delle principali risorse utilizzate dalle autorità per monitorare il rispetto dei limiti di velocità sulle strade. Questi dispositivi, ormai diffusi in maniera capillare, svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti stradali, contribuendo a migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada. La loro funzione di controllo, tuttavia, ha suscitato nel tempo diverse reazioni tra i conducenti, spesso alla ricerca di modi per evitare le sanzioni.
Con il crescente uso degli autovelox, è aumentata anche la diffusione di tecnologie e strumenti progettati per informare i guidatori sulla loro presenza. Questo ha portato allo sviluppo di un vero e proprio mercato di dispositivi dedicati, che spaziano da semplici applicazioni per smartphone a sofisticati navigatori satellitari con funzionalità integrate.
Questi strumenti si presentano come un supporto per coloro che desiderano evitare di incorrere in sanzioni per eccesso di velocità, ma la loro legalità varia a seconda del tipo di tecnologia utilizzata e delle normative vigenti.
Il tema della segnalazione degli autovelox è complesso e dibattuto, in quanto tocca diversi aspetti, dalla privacy alla sicurezza stradale. Mentre alcune tecnologie sono considerate legali, altre sono proibite per via del loro potenziale di interferire con l’efficacia dei controlli. La differenza tra un dispositivo legale e uno illegale spesso risiede nella modalità con cui esso rileva o segnala la presenza degli autovelox.
Cosa dice la legge sui dispositivi di segnalazione
La questione della legalità di questi dispositivi ha portato a numerose interpretazioni giuridiche, che cercano di bilanciare la protezione degli automobilisti con l’esigenza di mantenere efficaci i controlli sulla velocità. Il rispetto delle normative è essenziale non solo per evitare sanzioni, ma anche per contribuire a un ambiente stradale più sicuro per tutti. Il Codice della Strada italiano regolamenta in maniera precisa l’uso di dispositivi che segnalano la presenza di autovelox e altre apparecchiature di controllo della velocità.
In particolare, l’articolo 45, comma 9-bis, stabilisce il divieto di produrre, commercializzare e utilizzare dispositivi che permettono di rilevare o localizzare tali apparecchiature in tempo reale. Questo divieto è stato introdotto per evitare che i conducenti possano eludere i controlli e violare i limiti di velocità, compromettendo così la sicurezza stradale.
Segnalatori legali e sanzioni per quelli illegali
Nonostante il divieto, esistono comunque segnalatori di autovelox che rispettano le normative e sono considerati legali. Dispositivi come i navigatori satellitari che segnalano la presenza di autovelox basandosi su una mappa predefinita, senza rilevare in tempo reale la presenza di un controllo attivo, rientrano in questa categoria.
Al contrario, l’uso di strumenti capaci di interferire con il funzionamento degli autovelox, o di segnalare se un dispositivo sia attivo o meno, è proibito e può comportare sanzioni molto pesanti, con multe che variano da 827 a 3.312 euro. Inoltre, l’uso di tali dispositivi può configurare anche reati penali, come l’interruzione di pubblico servizio, aggravando ulteriormente le conseguenze legali per il conducente.