Ai comandi di una enorme nave mercantile totalmente sbronzo | Denunciato il capitano
L’assurda storia di un comandante trovato completamente ubriaco ai comandi di un mercantile: multa esorbitante e gravi rischi, ecco quali.
Un incidente di navigazione può trasformarsi in un evento con conseguenze imprevedibili, specialmente quando sono in gioco responsabilità così grandi come quelle di un comandante. In un contesto marittimo, la sicurezza e la professionalità sono principi cardine che non possono essere trascurati, poiché ogni decisione e azione presa a bordo può influire non solo sull’equipaggio, ma anche su coloro che operano nei porti e nelle zone costiere. Ogni volta che un comandante si trova al timone, su di lui grava il peso di garantire l’incolumità della nave, del carico e delle persone coinvolte.
Il ruolo del comandante va oltre la semplice conduzione della nave. È colui che deve mantenere l’ordine, assicurare che tutte le operazioni si svolgano in maniera fluida e conforme alle normative internazionali, e, soprattutto, essere in grado di prendere decisioni rapide e precise in caso di emergenza. Le aspettative nei confronti di chi riveste tale ruolo sono altissime, e non c’è margine per errori che possano compromettere la sicurezza della navigazione.
In situazioni di potenziale rischio, ogni membro dell’equipaggio e ogni ufficiale devono avere piena fiducia nel comandante. Questa fiducia si costruisce su una base di competenza, esperienza e disciplina. Quando queste qualità vengono meno, le ripercussioni possono essere gravi e immediate, andando a minare l’intera operazione marittima. Le normative vigenti sono pensate per prevenire proprio questi tipi di scenari, imponendo controlli rigorosi e sanzioni severe per chi non rispetta gli standard richiesti.
L’intervento delle autorità portuali è cruciale in questi casi. Esse hanno il compito di vigilare sulle operazioni di attracco e di navigazione nelle acque territoriali, assicurandosi che tutte le manovre vengano eseguite in sicurezza e nel rispetto delle leggi. Quando sorgono dubbi sul comportamento di chi è al comando, è doveroso agire prontamente per evitare possibili incidenti che potrebbero avere conseguenze disastrose, non solo dal punto di vista materiale, ma anche umano.
Un segnale d’allarme
Quando si parla di sicurezza in mare, non si può scendere a compromessi. Le norme internazionali e i protocolli di sicurezza sono stati creati per proteggere vite umane e per evitare incidenti che potrebbero avere ripercussioni gravi. Ogni violazione di queste norme rappresenta un pericolo potenziale, e ogni segnale d’allarme deve essere preso in seria considerazione dalle autorità competenti.
Il caso del comandante ucraino segnalato dai piloti di Las Palmas alla Capitaneria di porto ne è un esempio. Durante la manovra di attracco nel porto della capitale di Gran Canaria, il comportamento del comandante ha destato preoccupazione al punto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. E quello che hanno scoperto ha dell’incredibile.
Possibili conseguenze per il comandante
A seguito della segnalazione, il comandante è stato sottoposto ad un test dell’etilometro dalla Guardia Civil, risultando positivo con un tasso alcolemico di 1.13 mg/l, ben oltre il limite consentito. Questo episodio potrebbe portare a conseguenze gravi per il comandante, inclusa una multa di 75.000 euro e il possibile licenziamento dalla compagnia di navigazione, che difficilmente tollererà una simile violazione delle norme di sicurezza.
La nave è stata trattenuta nel porto per due giorni, un chiaro segno della serietà con cui le autorità hanno trattato l’incidente. Considerando quanto siano pericolose e imprevedibili le tratte marittime, è inaccettabile per un comandante un comportamento simile, e perciò la punizione dovrà essere esemplare.