Ti ricordi il clone del Vespone Piaggio? Ecco che fine ha fatto dopo anni di battaglia legale
Che fine ha fatto la LML Star, iconico clone del Vespone Piaggio? L’ascesa e la caduta dopo anni di battaglie.
Il Vespone Piaggio è senza dubbio una delle icone della mobilità italiana, un mezzo che evoca il fascino senza tempo del viaggio su due ruote. Dal design riconoscibile e dal suono inconfondibile del suo motore, è diventato un simbolo non solo in Italia, ma anche all’estero. La sua storia è ricca di successi e innovazioni, capaci di adattarsi ai cambiamenti delle epoche senza mai perdere il suo spirito originale.
Concepita negli anni del dopoguerra, la Vespa rappresentava un’alternativa economica e pratica per chi desiderava muoversi agilmente nel traffico delle città. Grazie alla sua struttura compatta e robusta, ha conquistato milioni di persone, facendosi strada non solo nelle strade italiane, ma anche in quelle di tanti altri Paesi. La semplicità d’uso e la linea essenziale la resero immediatamente amata da giovani e adulti.
Nel corso degli anni, il Vespone ha attraversato numerose trasformazioni tecniche e stilistiche, mantenendo sempre il suo carattere distintivo. Ciò che non è mai cambiato è stato il suo appeal vintage e la sua capacità di richiamare una cultura pop che vede nella Vespa non solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio stile di vita. I colori accesi, le linee eleganti e la possibilità di personalizzare lo scooter hanno contribuito a rendere la Vespa un’icona di stile.
Ma il Vespone non è soltanto una questione di estetica. Dal punto di vista tecnico, ha saputo evolversi per rispondere alle nuove sfide della mobilità, come l’introduzione dei motori a quattro tempi, pensati per rispettare le normative ambientali senza compromettere la potenza e l’agilità. Il motore e la meccanica della Vespa sono da sempre il cuore pulsante di un mezzo capace di unire tradizione e modernità.
Nuove versioni del Vespone
Negli anni, diverse aziende si sono cimentate nel reinterpretare il Vespone, tra cui la LML, una casa motociclistica indiana con sede a Kanpur, nello Stato dell’Uttar Pradesh. Fondata come partner di Piaggio negli anni ‘80, la LML aveva ottenuto il permesso di produrre e vendere in India una versione della Vespa PX. Tuttavia, la loro collaborazione si interruppe nel 1999, con un accordo che permetteva a LML di continuare a produrre copie della PX, ma senza utilizzare i marchi Piaggio e Vespa.
Nel 2001, la LML cercò di entrare nel mercato italiano con scarso successo, ma le cose cambiarono drasticamente nel 2008. Quando Piaggio decise di interrompere la produzione della Vespa PX, la LML Star divenne improvvisamente popolare in Italia e in Europa, spingendo Piaggio a riprendere in fretta la produzione del suo Vespone. Questo boom di vendite della LML Star in Europa portò anche a tensioni legali tra le due aziende.
La sfida della LML Star
Uno degli aspetti più innovativi della LML Star fu l’introduzione di un motore a quattro tempi nelle versioni da 125, 150 e 200 cc, progettato per rispettare le normative europee sulle emissioni. Questo cambiamento migliorava l’efficienza e riduceva i consumi, rendendo la LML Star più ecologica rispetto alla tradizionale Vespa PX. Ma la vera rivoluzione arrivò nel 2012, quando la LML osò l’inosabile: introdusse una versione con cambio automatico a variatore, sviluppato dall’azienda italiana Adler.
Questo sistema facilitava l’uso dello scooter, eliminando la necessità di gestire il cambio manuale, una novità per gli appassionati della Vespa. Nonostante queste innovazioni tecniche, la LML Star soffrì di alcuni problemi tecnici legati al sistema di trasmissione automatica, che ne limitarono le performance e contribuirono a una diminuzione delle vendite. Alla fine, nel 2017, la casa indiana chiuse i battenti, lasciando il campo libero al ritorno del Vespone Piaggio.