Rotatorie, ecco perché guidi male e nemmeno lo sai | Questa pratica comporta un elevato rischio di incidenti
Rotatorie, croce e delizia degli automobilisti. In tanti preferiscono i semafori che danno un’indicazione chiara. Ecco quali sono i rischi collegati agli errori.
I semafori e i segnali stradali danno il senso dell’orientamento agli automobilisti e li informano su eventuali errori o caratteristiche della zona che possono portare a gravi incidenti. È il caso dei segnali che indicano il passaggio accidentale di animali lungo il percorso.
Riconoscere questi segnali è importante per tenere i nervi saldi e mantenere un certo ordine. Oltre a questo, è importante saper riconoscere anche quei segnali che si trovano impressi direttamente sul manto stradale, come possono essere gli stop per dare la precedenza.
Se per i semafori e gli altri segnali stradali sono ormai entrati nell’uso comune e nei manuali di scuola guida, è un po’ difficile per tanti automobilisti riconoscere il valore delle rotatorie e soprattutto a chi dare la precedenza.
Rotatorie, la ratio dietro la loro introduzione
Le rotatorie nascono con l’obiettivo di garantire sicurezza nei punti di maggiore traffico e costringere l’automobilista a rallentare. In più, dovrebbero contribuire al verde pubblico, anche se non sempre questo manto verde si presenta ben curato. Quando l’automobilista entra nella rotatoria, però, si trova immediatamente in difficoltà perché si dovrebbe dare precedenza a chi è già nella rotatoria, inserendosi solo al momento opportuno, per poi uscire dalla rotatoria al momento opportuno e proseguire il percorso.
Purtroppo la procedura sembra talmente complicata da generare incidenti anche gravi. Come risolvere? Secondo un docente spagnolo la soluzione è imboccare la corsia di destra prima della rotatoria. Così l’automobilista deve imboccare la destra, guardare da entrambi i lati e poi immettersi nella rotatoria, seguendo il percorso fino a uscirne. La procedura corretta sulle rotatorie non è seguita da tutti, che si immettono anche dal lato sinistro della carreggiata, generando così non volendo potenziali incidenti.
La scuola guida non basta
Purtroppo, quando si parla di rotatorie non basta la scuola guida. Infatti, il docente spagnolo di autoscuola si è reso conto come in tanti pensano di non doversi più allenare alla guida una volta ottenuta la patente. Il risultato è che non si guida per gradi e si va all’avventura su strade che potrebbero non essere alla propria portata, almeno per i primi tempi. Per questo è importante avere sempre una persona esperta alla guida, almeno per i primi 2 anni.
In seguito si otterrà una minima dimestichezza che consentirà di ottenere una guida sicura e pratica. In più, è bene ricordare che le normative in merito alla sicurezza stradale cambiano di frequente, anche in base al numero di mezzi in circolazione, che tende ad aumentare. Per questo è importante aggiornarsi periodicamente e ci sono dei controlli al rinnovo della patente in tal senso per normativa.