Diventare autisti di autobus: quando ti abilitavano la D solo facendo l’anno obbligatorio di leva
Il servizio di leva obbligatorio consentiva di diventare autisti di autobus con la patente D, poi è arrivata la legge Martino.
Guidare un autobus è un’esperienza unica e impegnativa che combina competenze tecniche, responsabilità e un forte senso del servizio pubblico. Gli autisti di autobus sono i pilastri del trasporto urbano e interurbano, garantendo che i passeggeri raggiungano le loro destinazioni in modo sicuro e puntuale.
La guida di un autobus richiede non solo una conoscenza approfondita delle norme stradali, ma anche una capacità di gestione delle dinamiche del traffico e delle esigenze quotidiane dei viaggiatori. Ogni Paese prevede uno specifico iter per ottenere i permessi per guidare questi speciali mezzi di trasporto. Ma in Italia cosa serve per ottenere la licenza?
Negli anni la normativa stradale ha subìto importanti modifiche, e ad oggi sembra quasi impossibile pensare che in passato c’è stato un periodo in cui bastava appena un anno di leva obbligatoria per ottenere l’abilitazione alla patente D.
Oggi l’iter è molto più complesso grazie all’introduzione di una legge che ha cambiato profondamente il panorama delle opportunità formative offerte ai giovani. Ma vediamo nel dettaglio come funzionava in passato.
Come si otteneva la patente D prima della legge Martino
Con la legge Martino del 23 agosto 2004, n. 226, il servizio di leva obbligatorio è stato sospeso per i nati dopo il 1985. Prima di questa legge, l’anno di leva obbligatorio rappresentava per molti un’importante occasione di crescita personale e professionale, grazie anche alla possibilità di conseguire patenti di guida per mezzi pesanti, tra cui quella di autobus.
Durante il periodo di leva obbligatorio, quindi, molti giovani avevano la possibilità di ottenere la patente di guida per camion e autobus, senza sostenere i costi di una scuola guida civile. La formazione militare, sebbene rigorosa e selettiva, garantiva una preparazione solida e approfondita. In particolare, il conseguimento della patente di categoria D era un’opportunità riservata ai militari che riuscivano a dimostrare le proprie capacità.
Le conseguenze dell’abolizione della leva obbligatoria
Ancora oggi molti dei professionisti che oggi lavorano come autisti di autobus devono ringraziare la formazione militare per le competenze e le qualifiche acquisite.
Diventare autisti di autobus attraverso il servizio di leva obbligatorio è stato un fenomeno significativo nella storia della formazione professionale in Italia. Tuttavia, oggi il servizio militare non offre più questa opportunità e per conseguire la patente D bisogna superare un test scritto e uno pratico presso le scuole guida abilitate.