Attenzione a questa distrazione quando fai benzina: rischi 1.500€ di multa e si configura un bel reato penale

Rifornimento di benzina in un'auto blu

Rifornimento benzina - vehiclecue.it

Presta molta attenzione quando fai benzina, perché se commetti questo illecito configuri reato penale e rischi multa e non solo. 

Quante volte ci siamo trovati davanti a un distributore di benzina, magari in fretta, con l’intento di fare rifornimento senza dover attendere l’intervento di un operatore? La comodità del self-service è indiscutibile, soprattutto per chi preferisce gestire autonomamente il pagamento e il tempo. Tuttavia, con la diffusione di queste modalità automatiche, sono aumentati anche i casi di automobilisti che, approfittando della mancanza di controlli diretti, decidono di allontanarsi senza pagare.

Il fenomeno di chi riempie il serbatoio e fugge senza corrispondere il dovuto non è nuovo, e le stazioni di servizio lo sanno bene. Per questo motivo, molte sono attrezzate con telecamere di sorveglianza, utili a individuare le targhe dei veicoli e fornire prove alle forze dell’ordine in caso di mancato pagamento. Tuttavia, la sola presenza delle telecamere non è sempre sufficiente a dissuadere i più temerari.

La questione legale diventa interessante proprio in relazione a questo tipo di comportamento. Quale reato viene commesso quando qualcuno si rifornisce di benzina senza pagare? In passato, ci sono state diverse discussioni su come catalogare questo gesto.

Alcuni ritenevano che fosse una forma di insolvenza fraudolenta, mentre altri parlavano di furto aggravato, una distinzione che può avere conseguenze legali molto diverse. Nel contesto del rifornimento di carburante, è importante comprendere le differenze tra le due fattispecie. Entrambi i reati prevedono una violazione della legge, ma con pene e implicazioni molto differenti.

Qual è il confine tra insolvenza e furto?

Per molti anni, giurisprudenza e dottrina hanno dibattuto su quale fosse il reato applicabile a chi si appropria di benzina senza pagare. Insolvenza fraudolenta significa, sostanzialmente, non pagare per un bene o un servizio ricevuto, ma senza che vi sia un vero e proprio spossessamento materiale. In altre parole, si tratta di una questione più legata a un inadempimento contrattuale.

Il furto aggravato, invece, viene applicato quando vi è uno spossessamento della proprietà contro la volontà del proprietario. E in che modo avviene questo nel caso della benzina? Nel momento in cui l’automobilista si allontana senza pagare, sta concretizzando una condotta di appropriazione indebita.

Signore fa rifornimento di carburante alla propria auto
Attento quando fai il pieno di benzina (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Il giudizio della Cassazione

Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che, nei casi in cui un automobilista fa il pieno di benzina e poi fugge senza pagare, si configura il reato di furto aggravato, non di insolvenza fraudolenta. Questo perché l’appropriazione avviene tramite un mezzo fraudolento, ovvero sfruttando l’assenza di controlli diretti presso il distributore. L’atto di allontanarsi senza corrispondere il prezzo del carburante viene considerato un vero e proprio spossessamento del bene contro la volontà del proprietario, il che aggrava la natura del reato.

Il reato di furto aggravato può comportare conseguenze molto più severe rispetto all’insolvenza fraudolenta: è prevista infatti una pena detentiva che varia da 2 a 6 anni di reclusione, accompagnata da una multa che può oscillare tra 927 e 1.500 euro. In questi casi, le prove raccolte dalle telecamere di sorveglianza possono risultare decisive per incastrare i responsabili e portare alla loro condanna in sede penale. Ovviamente può capitare di dimenticarsi di pagare, ma in quel caso è bene tornare indietro e corrispondere la somma dovuta per evitare guai seri.