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Ci spostiamo ancora troppo con le auto

I dati sono chiari, ci spostiamo ancora troppo con le auto: ci sono però anche segnali incoraggianti per la mobilità sostenibile. 

Ci spostiamo ancora troppo con le auto, nonostante il crescente dibattito sulla necessità di ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria. Nelle nostre città, le automobili continuano a dominare le strade, trasformando gli spostamenti quotidiani in un’abitudine difficilmente superabile. Questo fenomeno non riguarda solo le grandi metropoli, ma si estende anche a territori che, in apparenza, potrebbero favorire mezzi di trasporto più sostenibili, come le biciclette o il camminare.

I comportamenti legati alla mobilità riflettono abitudini profondamente radicate, difficili da modificare. Spesso, la comodità e la rapidità che l’auto privata offre sembrano prevalere su qualsiasi considerazione ambientale o economica. Anche laddove le distanze da percorrere sono brevi, l’auto resta il mezzo preferito. Questa situazione si evidenzia ancora di più nei centri abitati di piccole e medie dimensioni, dove gli spostamenti sono in genere di pochi chilometri, ma raramente vengono affrontati a piedi o in bicicletta.

Il traffico generato da questa massiccia presenza di automobili ha effetti visibili e tangibili. Non solo le strade risultano congestionate, ma si verificano anche conseguenze negative sulla qualità dell’aria, sulla salute pubblica e sul benessere generale dei cittadini. Aumentano i tempi di percorrenza, diminuisce la qualità della vita urbana e, di conseguenza, la mobilità dolce rimane sottovalutata. Anche in presenza di infrastrutture dedicate, il cambio di mentalità fatica a decollare.

Molti, infatti, si dichiarano favorevoli all’idea di lasciare l’auto a casa più spesso, ma all’atto pratico risulta complicato cambiare le abitudini quotidiane. I trasporti pubblici, seppur in crescita rispetto agli anni passati, non sono ancora percepiti come un’alternativa realmente praticabile su larga scala, mentre la sharing mobility, pur in crescita, non ha ancora raggiunto una diffusione significativa.

L’uso dell’auto prevale nonostante le brevi distanze

In Veneto, una delle regioni italiane più dinamiche dal punto di vista economico e sociale, l’uso dell’auto rimane il metodo preferito per spostarsi quotidianamente. Circa l’80% dei residenti tra i 14 e gli 84 anni si muove ogni giorno, con una prevalenza netta degli spostamenti in auto privata. Nonostante il fatto che oltre due terzi dei viaggi avvengano entro i 10 chilometri, e un quarto addirittura entro i 2 chilometri, l’auto è utilizzata per l’80,2% degli spostamenti totali.

Questo significa che anche per distanze facilmente percorribili a piedi o in bicicletta, l’automobile rimane la prima scelta. Solo una piccola percentuale di persone sceglie modalità più sostenibili, come camminare o andare in bicicletta. Inoltre, i mezzi pubblici, che coprono appena il 6,8% degli spostamenti, non hanno ancora recuperato pienamente il terreno perso durante la pandemia.

Ci spostiamo ancora troppo in auto (Pixabay foto) – www.vehiclecue.it

Verso una mobilità più sostenibile

Nonostante questo quadro, c’è una crescente consapevolezza della necessità di ridurre l’uso dell’auto privata. Il 30,7% dei veneti esprime il desiderio di diminuire la dipendenza dall’automobile, mentre un cittadino su quattro vorrebbe aumentare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Anche la bicicletta, con il 43% delle persone che dichiara di volerla utilizzare di più, sembra un’alternativa sempre più presa in considerazione. Tuttavia, la sfida rimane quella di tradurre queste intenzioni in azioni concrete.

L’incremento nell’uso della sharing mobility, che nel 2023 ha raggiunto l’8,8%, dimostra una certa apertura verso nuovi modelli di spostamento, ma rimane ancora al di sotto della media nazionale. Solo investimenti significativi nelle infrastrutture ciclabili, nei trasporti pubblici e nella promozione di un cambiamento culturale potranno davvero portare a una transizione verso una mobilità più verde e sostenibile nel lungo termine.