Due accessori auto che hai sempre usato sono diventati illegali, la nuova normativa MIT è una doccia fredda | Preparati già al multone

Accessori auto, alcuni sono diventati tanto pericolosi per la sicurezza stradale da doverli cambiare. Ecco quali sono per evitare multe salate.

La crescente attenzione verso il miglioramento delle infrastrutture per chi si sposta in bicicletta o a piedi ha portato a nuove norme sulla sicurezza stradale. Garantire una convivenza sicura tra i diversi mezzi di trasporto richiede un’attenta pianificazione.

L’uso e l’installazione di accessori per i veicoli, come i portabici e i portasci, comporta dei rischi. Questi accessori influiscono sulla visibilità e sulla stabilità del veicolo. Il rispetto delle regole relative a dimensioni, posizionamento e collaudo è cruciale per evitare incidenti e garantire che il veicolo resti sicuro anche con carichi aggiuntivi.

Così un portabici vecchio che non rispetta le nuove regole rischia di portare a una multa. Gli automobilisti devono fare attenzione alle dimensioni e cercare nuovi strumenti più sicuri per portare la bici, oppure metterla nel bagagliaio se è pieghevole.

Quali sono tutti gli accessori che possono portare a una multa salata e quando è necessario cambiarli? Ecco tutte le indicazioni sulle caratteristiche che devono avere gli accessori per l’auto per essere sicuri.

Le nuove normative sui portabici

Il Tar del Lazio ha confermato l’efficacia delle circolari del Ministero dei Trasporti, che regolano l’installazione e l’uso dei portabici per le auto. Queste normative stabiliscono nuovi limiti dimensionali per evitare portabici che non offrono visibilità e possono diventare pericolosi.

I nuovi limiti prevedono che la lunghezza non superi i 1,20 metri, la larghezza non oltrepassi quella del veicolo, e l’altezza non superi i 2,50 metri. Queste regole si applicano ai veicoli di categoria M1 e impongono anche il collaudo presso la Motorizzazione Civile se il portabici ostruisce la targa o i fanali.

Il parere del Tar del Lazio

La sentenza del Tar del Lazio arriva dopo il ricorso delle aziende che producono i portabici e che si trovano ad affrontare dei cambiamenti nei processi di produzione. I produttori ritenevano che la circolare del Ministero fosse in qualche modo esagerata rispetto ai rischi dei vecchi portabici.

Il Tar Lazio ha stabilito che le circolari sono proporzionate e giustificate. Secondo il tribunale, le regole introdotte non sono eccessivamente gravose, poiché mirano a proteggere la sicurezza stradale. Il ricorso delle aziende è stato dunque respinto, confermando la validità delle nuove normative. Questo significa che i limiti imposti continueranno a essere applicati, salvo ulteriori sviluppi in sede legale.