Questo è il primo motore ibrido al mondo che funziona senza elettricità | Perché non potremo mai vederlo in Europa
Motore in grado di funzionare anche senza uso di corrente elettrica: arriva il nuovo ibrido in concorrenza ai modelli cinesi!
Tra le soluzioni più innovative nell’automotive c’è lo sviluppo di motori ibridi, che uniscono tecnologie diverse per ottimizzare l’efficienza energetica. Questi propulsori riducono le emissioni, sfruttano fonti di energia alternative, oppure combinano motori a combustione interna con sistemi elettrici.
I sistemi ibridi offrono una transizione verso veicoli full electric senza la necessità di reti di ricarica su vasta scala. L’attenzione si è concentrata su nuovi tipi di carburanti che possano migliorare le performance dei motori, riducendo l’impatto sull’ambiente.
Tra i propellenti più discussi ci sono quelli basati su miscele di etanolo e altri combustibili alternativi. Questi carburanti derivati da fonti sostenibili promettono un minore impatto ambientale rispetto alla benzina tradizionale. Per usarli servono una nuova progettazione dei motori e la compatibilità con le normative internazionali.
L’etanolo è una delle soluzioni più promettenti per il futuro dell’automotive. Usato ampiamente in Paesi come il Brasile, offre una riduzione significativa delle emissioni di CO2, rappresentando un passo avanti verso una mobilità più sostenibile. La sua adozione non è uniforme e in alcuni mercati risulta essere ancora oggetto di controversie e limitazioni normative.
Una nuova tecnologia bandita in Europa
Un’importante innovazione che sta destando l’interesse globale riguarda lo sviluppo del primo motore ibrido senza elettricità. Questo progetto, nato da una collaborazione tra Geely e Renault, rappresenta una svolta nel settore, ma non sarà disponibile in Europa. La ragione di questa esclusione è legata alle normative sulle emissioni in vigore, che limitano l’uso di propellenti alternativi come la miscela a base di etanolo.
Il nuovo motore Turbo Flex è progettato per funzionare con una combinazione di benzina ed etanoli. Questa caratteristica lo rende particolarmente appetibile in mercati come quello brasiliano, dove le infrastrutture per l’etanolo sono ben sviluppate. Le miscele di carburante usate nel motore hanno portato al suo veto in Europa, a causa delle restrizioni sulle emissioni e sui combustibili non convenzionali.
Un futuro legato al Brasile
Il Brasile, grazie alla sua lunga tradizione nell’uso di biocarburanti come l’etanolo, rappresenta il mercato ideale per questo motore innovativo. Il Turbo Flex sarà impiegato in diversi veicoli destinati a questo Paese, tra cui il Volare Attack 9 e il Lecar 459 Hybrid, segnando un nuovo capitolo nell’uso di propellenti sostenibili.
L’Unione Europea ha avviato il percorso verso l’addio ai motori con combustibili fossili entro il 2050, ma non pensa di ricorrere ai biocarburanti come l’etanolo. Questa soluzione potrebbe essere valida per il prossimo futuro.