Scoperta vulnerabilità nel software Kia: controllano in modalità remota milioni di auto | Potresti guidare una macchina hackerata

Software Kia vulnerabile? In realtà c’è la possibilità di controllare da remoto la propria auto, ma attenzione a questo dettaglio.

Con l’avvento delle auto intelligenti e dei sistemi di connessione remota, come le app per il controllo dei veicoli, è emersa una nuova serie di rischi legati alla protezione dei dati e all’integrità dei sistemi di controllo.

Le automobili moderne sono ormai equipaggiate con tecnologie avanzate, che permettono di gestire da remoto funzioni come l’apertura delle porte, l’accensione del motore e la geolocalizzazione. Questi progressi hanno migliorato la comodità e l’efficienza, ma allo stesso tempo hanno esposto i conducenti e i produttori a potenziali attacchi informatici.

Le vulnerabilità nei sistemi di connessione delle auto possono permettere agli hacker di prendere il controllo del veicolo o di accedere a informazioni personali sensibili. Le minacce informatiche non riguardano solo le aziende tecnologiche, ma anche settori tradizionali come quello automobilistico.

Con l’aumento della connettività dei veicoli, i produttori devono garantire la sicurezza dei sistemi digitali. Il rischio che un hacker possa manipolare un veicolo a distanza, aprendo le portiere o accendendo il motore senza autorizzazione, solleva questioni cruciali non solo per la sicurezza dei singoli automobilisti, ma anche per la responsabilità delle aziende che producono queste tecnologie.

scoperta la vulnerabilità nell’app Kia Connect

La collaborazione tra esperti di sicurezza e aziende automobilistiche è diventata essenziale per prevenire possibili attacchi e migliorare la protezione dei veicoli connessi. Le vulnerabilità si possono identificare e risolvere con test rigorosi e continui aggiornamenti software, che devono diventare una pratica comune nell’industria.

Un gruppo di esperti di sicurezza informatica ha scoperto una pericolosa vulnerabilità nell’app Kia Connect. Questa falla consentiva a chiunque di prendere il controllo di varie funzioni del veicolo con la targa. Senza bisogno di registrazione o di autenticazioni complesse, un malintenzionato poteva aprire le portiere, accendere il motore e persino localizzare il veicolo in pochi secondi.

Un “secondo utente invisibile” nei veicoli

Degli hacker etici hanno dimostrato l’errore: una falla del genere mette a rischio milioni di veicoli. Kia ha risolto il problema dopo la segnalazione, ma l’episodio ha messo in luce quanto le auto moderne possono essere vulnerabili a cyberattacchi.

Secondo Sam Curry, uno degli esperti che ha scoperto la vulnerabilità, un utente malintenzionato poteva diventare un “secondo utente invisibile” del veicolo, accedendo a informazioni sensibili come nome, numero di telefono e posizione del conducente. Questo genere di attacco, se non fosse stato fermato, avrebbe potuto avere gravi conseguenze per la privacy e la sicurezza dei proprietari di auto.