Il marchio di auto con più difetti ogni 100 unità va in bancarotta | Chiede ai proprietari di pagarsi le riparazioni in garanzia
Quando il difetto diventa un costo: la realtà delle auto in crisi. Più di 100 difetti che possono comportare una spesa enorme, e ciò riguarda diversi marchi di auto.
Le auto difettose rappresentano un problema significativo per i consumatori e per l’industria automobilistica nel suo complesso.
La qualità delle auto può variare notevolmente tra i diversi marchi e modelli. I rapporti sui difetti spesso indicano che alcuni marchi sono più inclini a problemi rispetto ad altri, generando preoccupazioni.
In aggiunta ai costi di riparazione, le auto difettose possono influenzare anche il valore di rivendita. Un veicolo con una storia di difetti o richiami può vedere ridotto il suo valore.
La responsabilità delle case automobilistiche nell’affrontare i difetti è fondamentale. I produttori devono non solo garantire che i veicoli siano sicuri e affidabili, ma anche gestire efficacemente i richiami e le riparazioni.
La crisi di Fisker: una bancarotta controversa
Un marchio automobilistico è recentemente andato in bancarotta a causa di una serie di difetti nei veicoli venduti, tanto da non riuscire più a coprire i costi delle garanzie. Fisker, un produttore di auto elettriche, ha presentato una proposta controversa che richiederebbe ai proprietari dei suoi veicoli di coprire le spese di manodopera per le riparazioni legate ai richiami. Sebbene sia comprensibile che un’azienda in crisi possa prendere decisioni estreme, ciò non significa che tali decisioni siano legali.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, rappresentato dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), ha dichiarato che la proposta di Fisker è illegale secondo la legge federale. A metà settembre, Fisker ha annunciato che i proprietari avrebbero dovuto farsi carico dei costi di riparazione per due richiami in corso del modello Ocean, relativi a maniglie delle porte difettose e a una pompa dell’acqua che potrebbe causare perdita di potenza. Sebbene la compagnia avesse inizialmente fatto marcia indietro su questa decisione, ha poi confermato che i proprietari sarebbero stati costretti a pagare.
Il confronto legale e le conseguenze per Fisker
La NHTSA ha ribadito che secondo la National Traffic and Motor Vehicle Safety Act, i produttori sono obbligati a risolvere tutti i difetti senza alcun costo per il cliente. Fisker ha proposto un piano di liquidazione che prevede la creazione di un fondo per coprire i costi delle parti difettose, a condizione che tali costi non superino i 750.000 dollari. Tuttavia, il piano stabilisce anche che i proprietari devono farsi carico delle spese di manodopera, ricevendo solo un rimborso in un secondo momento, attraverso l’Associazione dei Proprietari di Fisker, con la quale non ci sono garanzie di recupero dei fondi.
Il Dipartimento di Giustizia ha presentato la sua obiezione al piano di Fisker presso il tribunale fallimentare del Delaware, affermando che la legge sulla sicurezza è chiara: tutti i costi associati alla riparazione di veicoli difettosi devono essere coperti dal produttore, senza distinzioni tra parti e manodopera. La NHTSA ha inoltre avvertito che potrebbe presentare un reclamo prioritario contro il patrimonio di Fisker se non dovesse rispettare le normative sulla sicurezza. Fino ad ora, Fisker non ha risposto ufficialmente a questa obiezione, lasciando in sospeso il futuro della sua proposta.