Pechino non prende bene la notizia sui nuovi dazi: la sua risposta non si è lasciata attendere

Auto elettrica attaccata alla colonnina di ricarica

Auto elettrica attaccata alla colonnina di ricarica - vehiclecue.it

Pechino risponde prontamente alle nuove misure fiscali: tensioni commerciali in aumento, Pechino non reagisce bene.

I dazi doganali sono strumenti politici e economici utilizzati dai governi per regolare il commercio internazionale. Imposti sulle importazioni, i dazi possono influenzare i prezzi dei beni, proteggere le industrie nazionali e generare entrate fiscali. 

Le ragioni per cui un paese può decidere di introdurre dazi sono molteplici. Spesso, questi vengono imposti per difendere i produttori locali dalla concorrenza straniera, in particolare in settori considerati strategici. 

Inoltre, i dazi possono avere effetti a catena sull’economia. Se i costi delle importazioni aumentano, i consumatori possono trovarsi a dover pagare di più per i beni. Di conseguenza, le aziende possono anche essere costrette ad aumentare i prezzi per mantenere i margini di profitto. 

In un contesto globale sempre più interconnesso, le politiche tariffarie diventano sempre più complesse. Le decisioni sui dazi non solo riguardano l’economia domestica, ma hanno anche ripercussioni su mercati e relazioni internazionali.

La risposta della Cina agli altri dazi europei

La Commissione Europea approva dazi definitivi sui veicoli elettrici importati dalla Cina, nonostante alcuni paesi, come Germania e Spagna, cerchino di opporsi. I grandi produttori europei, tra cui Mercedes-Benz, BMW e Volkswagen, chiedono all’Unione di ridurre le tensioni per evitare una guerra commerciale. La situazione si fa complessa mentre la Cina reagisce rapidamente.

In risposta ai nuovi dazi, il governo cinese aumenta i costi sul brandy europeo e valuta di fare lo stesso con la carne, in particolare quella di maiale. Pechino considera anche l’idea di aumentare i dazi sui veicoli con motori ad alta cilindrata provenienti dall’Europa. Questa mossa ha l’obiettivo di tutelare le aziende cinesi e di rispondere con misure simili a quelle adottate dall’Unione Europea.

Auto elettrica durante la ricarica (Pixabay)
Auto elettrica durante la ricarica (Pixabay FOTO) -www.vehiclecue.it

La tensione commerciale cresce

Il Ministero del Commercio cinese annuncia che sta valutando l’innalzamento dei dazi sui veicoli a benzina con motori di grande cilindrata. Tale misura è vista come una salvaguardia per i diritti delle imprese locali. Nel frattempo, gli importatori di brandy europeo dovranno affrontare un deposito fino al 39% del valore del prodotto, un provvedimento che colpirà soprattutto le marche francesi, come Hennessy e Remy Martin.

La controversia si intensifica mentre la Commissione Europea si prepara a pubblicare i risultati di un’indagine sulle sovvenzioni cinesi ai veicoli elettrici. Con l’entrata in vigore dei dazi prevista per il 31 ottobre, il panorama commerciale rimane instabile. I nuovi dazi, che variano dal 7,8% per Tesla fino al 35,3% per le aziende non cooperative, mettono a dura prova le relazioni commerciali tra le due potenze.