Bonus benzina, il fringe benefit che devi chiedere al tuo capo | Solo lui può concederlo

Pompa di benzina diesel

Pompa di benzina e diesel (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it

Risparmiare sui costi della benzina è possibile grazie ai fringe benefit. La tua azienda potrebbe offrirteli.

Il costo della benzina è un tema che tocca da vicino milioni di persone, incidendo sulle spese quotidiane, soprattutto per chi usa l’auto come principale mezzo di trasporto. Le variazioni del prezzo al litro influenzano non solo i singoli automobilisti, ma anche interi settori produttivi, rendendo il carburante una componente essenziale per l’economia di molte nazioni. Infatti, il prezzo del carburante è strettamente legato alle fluttuazioni dei mercati internazionali, rendendolo soggetto a cambiamenti costanti.

Oltre ai mercati globali, esistono altri fattori che possono incidere sul prezzo del carburante. Le politiche fiscali dei vari paesi, le imposte sui prodotti petroliferi e le accise imposte dai governi giocano un ruolo determinante. Questi oneri, spesso necessari per finanziare le infrastrutture, finiscono inevitabilmente per gravare sui consumatori, aumentando il costo finale della benzina alla pompa. A questi si aggiungono le politiche ambientali che, promuovendo l’uso di combustibili alternativi, cercano di ridurre la dipendenza dal petrolio.

Anche le dinamiche di domanda e offerta svolgono un ruolo importante nel determinare il prezzo della benzina. Ad esempio, periodi di maggiore mobilità, come le vacanze estive o le festività natalizie, tendono a spingere in alto i prezzi a causa dell’aumento della richiesta. Al contrario, quando la domanda diminuisce, si osserva spesso una lieve riduzione dei costi, anche se non sempre proporzionata al calo del prezzo del petrolio sul mercato internazionale.

Infine, la disponibilità di risorse energetiche alternative e la crescente diffusione di veicoli elettrici stanno cambiando il panorama del settore. Tuttavia, nonostante questi cambiamenti, la benzina rimane ancora il combustibile più utilizzato per gli spostamenti quotidiani, e per molte famiglie l’acquisto del carburante rappresenta una voce di spesa difficile da ignorare.

Il bonus carburante del 2024

Nel contesto di un aumento generalizzato dei costi, soprattutto per i pendolari e i lavoratori, si inserisce una misura di sostegno come il bonus carburante. Questo fringe benefit, offerto dalle aziende ai propri dipendenti, è stato prorogato anche per il 2024. Il valore massimo del buono è di 200 euro, che può essere utilizzato per acquistare benzina, gasolio, Gpl, metano o per ricaricare veicoli elettrici.

Il bonus carburante è esente da imposte e contributi, ed è destinato ai lavoratori con un reddito lordo annuo inferiore ai 35mila euro. Le aziende possono erogarlo automaticamente ai propri dipendenti, senza che sia necessaria una richiesta formale. Questo incentivo rappresenta un aiuto concreto per chi deve affrontare spese crescenti legate agli spostamenti quotidiani.

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Pieno dal benzinaio per il diesel (Pixabay Foto) – www. vehiclecue.it

Come funziona l’erogazione del bonus

L’erogazione del bonus carburante avviene sotto forma di voucher, che viene distribuito direttamente dalle aziende ai propri dipendenti. Non è necessario presentare una domanda per ottenerlo, e il bonus può essere utilizzato in diversi modi: come buono benzina o attraverso benefit aziendali specifici. La misura è stata pensata per aiutare i lavoratori a coprire i costi legati agli spostamenti, riducendo al contempo il carico fiscale e contributivo per le imprese.

Va inoltre sottolineato che l’<strong’esenzione fiscale di questi voucher permette ai dipendenti di usufruire del bonus senza che esso concorra alla formazione del reddito imponibile. Ciò significa che i lavoratori non subiranno trattenute sul valore del bonus, mentre le aziende potranno beneficiare di un vantaggio fiscale offrendo ai dipendenti un aiuto tangibile contro i crescenti costi della benzina.