Saccheggio in piena regola: le multe da 700€ che stanno rovinando milioni di automobilisti | Già che ci sono ti bloccano anche il veicolo
Multe sempre più salate e sempre più automobilisti ci incappano: basta un piccolo dettaglio fuori posto. Ecco come puoi difenderti.
Le multe legate all’auto rappresentano una realtà con cui ogni automobilista, prima o poi, deve fare i conti. Che si tratti di una semplice infrazione come il mancato pagamento di un parcheggio o di un’infrazione più grave, le sanzioni amministrative hanno l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme e la sicurezza stradale. Tra i vari obblighi, uno dei più importanti è certamente la revisione del veicolo, una procedura pensata per garantire che i mezzi circolanti siano sicuri e a norma.
Le revisioni non sono soltanto un dovere amministrativo, ma un impegno essenziale per mantenere il veicolo in buone condizioni. Ogni anno, milioni di macchine passano sotto la lente dei tecnici per certificare il loro stato, ma c’è chi, per negligenza o dimenticanza, lascia scadere questo appuntamento, rischiando multe significative. Il problema non è solo legato al rischio di sanzioni, ma anche alle possibili conseguenze di sicurezza per sé e per gli altri.
Dimenticare o ignorare la scadenza della revisione può infatti comportare una serie di problemi. Chi circola con un veicolo non revisionato, non solo infrange la legge, ma mette in pericolo se stesso e gli altri automobilisti. Ecco perché il Codice della Strada è rigido nell’imporre obblighi specifici riguardo alla revisione e prevede sanzioni che possono colpire duramente il portafoglio di chi non rispetta le regole.
Tuttavia, non tutti gli automobilisti conoscono esattamente le conseguenze di una revisione scaduta. La legge prevede infatti delle multe severe per chi non rispetta le scadenze, ma c’è anche un margine di tolleranza che permette di rimediare all’inadempienza prima che le sanzioni diventino effettive. Questo periodo, però, ha dei limiti precisi, e chi lo supera dovrà fare i conti con multe pesanti e restrizioni alla circolazione del veicolo.
Le scadenze e il periodo di tolleranza
Il Codice della Strada stabilisce le regole per la revisione: la prima deve avvenire dopo quattro anni dall’immatricolazione, e successivamente ogni due anni. Tuttavia, se ci si dimentica di effettuare la revisione entro la data indicata, esiste un periodo di tolleranza che si estende fino alla fine del mese successivo. Questo margine temporale permette di eseguire la revisione senza subire immediatamente sanzioni.
Ma attenzione: la tolleranza non consente di circolare liberamente. In caso di revisione scaduta, il veicolo può essere utilizzato solo per raggiungere il centro revisione, previa prenotazione. Circolare senza aver fatto la revisione, anche in questo periodo, espone comunque a rischi di multe.
Le sanzioni per la mancata revisione
Una volta superato il periodo di tolleranza, le multe diventano inevitabili. Per chi viene sorpreso a circolare con una revisione scaduta, la sanzione va dai 173 ai 694 euro. In caso di recidiva, l’importo può raddoppiare, con il rischio aggiuntivo del fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni. In casi estremi, come la reiterazione delle infrazioni, si può arrivare persino alla confisca del mezzo.
Ignorare le scadenze della revisione non è quindi solo un problema amministrativo, ma può trasformarsi in un vero e proprio incubo legale ed economico.