Imola o Monza: dal 2027 l’Italia avrà un solo GP. Chi “rinuncerà”?
Due circuiti storici, un dilemma che tocca non solo i cuori dei tifosi italiani ma anche l’immagine di due icone del motorsport mondiale. Il GP di Monza, conosciuto come il tempio della velocità, e quello di Imola, che porta il nome dell’indimenticabile Enzo e Dino Ferrari, sono appuntamenti chiave per la Formula 1 in Italia. Tuttavia, il futuro di entrambi gli eventi è in bilico, e il tempo stringe per decidere quale dei due dovrà sacrificarsi. L’attuale calendario della Formula 1 offre sempre meno margini di flessibilità, con più Paesi desiderosi di entrare nel giro, pronti a offrire risorse e infrastrutture per ospitare il circus. Lo stesso CEO di Formula 1, Stefano Domenicali, ha già chiarito che dal 2027 potrebbe non essere più sostenibile per l’Italia ospitare due Gran Premi. Questo annuncio, avvenuto alla vigilia del GP dell’Emilia Romagna, ha scosso entrambe le città e alimentato il dibattito su quale pista debba continuare a ospitare l’evento.
Gp, una competizione globale sempre più agguerrita
L’Italia non è l’unica nazione che desidera o cerca di confermare la propria presenza nel calendario di Formula 1. Francia e Thailandia, ad esempio, stanno facendo pressione per rientrare o per essere ammesse. Il primo ministro thailandese, Srettha Thavisin, ha mostrato un interesse esplicito per portare una gara di Formula 1 a Bangkok, e non ha nascosto le proprie ambizioni sui social dopo un incontro con i dirigenti di Formula One Group. Anche la Francia ha dichiarato apertamente la volontà di ritornare nel Mondiale, con il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, pronto a sostenere il progetto. Questo scenario di competizione internazionale rende ancora più incerta la situazione di Monza e Imola. Il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha ammesso che la concorrenza è forte, non solo a livello globale, ma anche all’interno dell’Europa. La Formula 1, infatti, non prevede di aumentare il numero delle gare oltre le 24 attuali, un numero che già mette a dura prova la logistica e le finanze dei team.
Gli investimenti di Monza e il futuro di Imola
Monza, per mantenere la propria rilevanza nel calendario di Formula 1, sta affrontando una vasta operazione di ammodernamento. I lavori includono il rifacimento della pista, ormai completato, e l’ampliamento dei sottopassi. A questi interventi si aggiungeranno la costruzione di un nuovo tunnel di collegamento per migliorare la sicurezza degli spettatori e la copertura dei box e delle tribune. L’obiettivo? Adeguarsi agli standard sempre più elevati della Formula 1, soprattutto in termini di attrattiva per gli spettatori disposti a spendere per un’esperienza esclusiva nei Paddock Club.
Tuttavia, nonostante questi sforzi, Monza si trova di fronte a ostacoli burocratici legati alla concessione dell’impianto, che scadrà tra pochi anni. Imola, invece, gode di una maggiore agilità decisionale grazie alla gestione comunale del circuito. Questo è un vantaggio che permette all’autodromo emiliano di adattarsi più rapidamente alle richieste degli organizzatori della Formula 1. Anche dal punto di vista organizzativo, Imola ha dimostrato di essere all’altezza, gestendo al meglio il ritorno del Gran Premio dell’Emilia Romagna. Pietro Benvenuti, direttore dell’autodromo di Imola, ha sottolineato come la questione principale riguardi gli investimenti necessari per rimanere competitivi. La Formula 1, ha spiegato, cerca sempre più finanziamenti, e se un altro Paese offre di più, non esiterà a far spazio nel calendario. Benvenuti ha aggiunto che Imola sta investendo per migliorare l’impianto non solo per la Formula 1, ma per renderlo appetibile tutto l’anno, ospitando eventi di vario tipo, dalle fiere alle gare minori. L’obiettivo è garantire la sostenibilità economica del circuito anche senza la presenza del GP.
Gp e la possibilità di alternanza tra Monza ed Imola
La sua proposta di alternare il Gran Premio tra Monza e Imola, con un anno a testa, potrebbe rappresentare un compromesso accettabile per entrambe le realtà. Questo permetterebbe all’Italia di mantenere la sua presenza nella Formula 1 senza dover rinunciare del tutto a uno dei due appuntamenti. Benvenuti ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra i due impianti, dove tecnici e personale si scambiano regolarmente competenze, creando un fronte comune in un settore in continua evoluzione. Alla fine, la decisione potrebbe dipendere da scelte politiche e dalla capacità di allocare risorse in maniera efficiente. Il direttore di Imola ha ricordato come la questione economica sia centrale, ma anche come la politica giocherà un ruolo chiave nella scelta di quale circuito mantenere. Se da un lato Monza punta su un’immagine consolidata e un rinnovamento strutturale, dall’altro Imola cerca di dimostrare che può essere una presenza costante nel mondiale offrendo un’esperienza completa, non limitata ai tre giorni del Gran Premio.