Multa da 169€ per un nonnulla: basta solo rientrare tra 11 e 40 | Devi stare lì a misurare tutto
Il margine di tolleranza gioca un ruolo fondamentale per questa multa: devi calcolarlo bene se vuoi evitarla.
I limiti di velocità sono una delle prime regole che ogni automobilista impara appena si mette alla guida. Queste normative, create con l’obiettivo di ridurre incidenti e aumentare la sicurezza stradale, variano da Paese a Paese, ma il loro scopo rimane sempre lo stesso: proteggere la vita dei cittadini. Molti potrebbero chiedersi come mai esistano tante differenze nei limiti a seconda del tipo di strada o della categoria di veicolo, ma la spiegazione è sempre legata alla sicurezza.
Oltre alla sicurezza, vi è un altro aspetto da considerare: l’efficacia di queste regole nel ridurre il rischio di incidenti. Gli automobilisti spesso si trovano a confrontarsi con cartelli stradali che indicano limiti di velocità differenti, anche a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro. Questo cambiamento frequente può sembrare complesso, ma serve a gestire il traffico in modo ottimale e ad adattarsi alle condizioni della strada.
Ogni tipo di strada richiede dunque un’attenzione particolare, e le sanzioni per chi non rispetta queste norme sono previste da leggi ben precise. Quando si parla di limiti di velocità, è fondamentale sapere non solo quali sono i valori massimi consentiti, ma anche come vengono applicate le sanzioni nel caso in cui questi vengano violati. Molti conducenti si affidano all’esperienza per regolarsi, ma ogni violazione può comportare conseguenze pesanti.
Il rispetto delle normative, inoltre, è strettamente collegato alle tecnologie di controllo come autovelox e tutor, strumenti che hanno reso la gestione della velocità più precisa e meno soggetta a errori. Nonostante ciò, molti automobilisti sottovalutano i rischi legati al superamento dei limiti, fidandosi troppo delle proprie capacità o contando su un margine di tolleranza.
Le diverse categorie di limiti di velocità
In Italia, i limiti di velocità variano significativamente a seconda del tipo di strada percorsa. In autostrada, il limite generale è fissato a 130 km/h, mentre nelle strade extraurbane principali è di 110 km/h. Le strade extraurbane secondarie hanno un limite di 90 km/h, e nei centri abitati il limite standard è di 50 km/h, con possibili riduzioni in prossimità di scuole o edifici pubblici.
Questi limiti, però, non valgono per tutti i veicoli: i mezzi più pesanti come autotreni o quelli con rimorchio non possono superare gli 80 km/h in autostrada, mentre i ciclomotori non possono mai andare oltre i 45 km/h. Esistono anche regolamenti particolari per i neopatentati, che devono rispettare limiti inferiori nei primi tre anni dal conseguimento della patente.
Le sanzioni e il margine di tolleranza
Il superamento dei limiti di velocità è sanzionato in modo diverso a seconda dell’entità dell’infrazione. Superare di soli 10 km/h il limite, per esempio, comporta una multa di 41 euro senza decurtazione di punti dalla patente. L’importo e la gravità salgono se si superano gli 11-40 km/h sopra il limite di velocità: si avrà addirittura una sanzione pari a 169 € e la sottrazione di 3 punti dalla patente. Per infrazioni più gravi, come l’eccesso di oltre 60 km/h, le multe possono arrivare a 828 euro, con la sospensione della patente fino a 12 mesi e la perdita di 10 punti.
Il Codice della Strada prevede un margine di tolleranza per evitare sanzioni eccessive. Questo margine è di 5 km/h per velocità inferiori a 100 km/h e del 5% per quelle superiori. Pertanto, in autostrada, dove il limite è di 130 km/h, non si verrà multati fino a 137 km/h. Questo sistema aiuta a bilanciare sicurezza e buon senso, evitando che piccoli errori costino caro agli automobilisti.