Bollo auto, Giorgia Meloni approva la riforma: arriva un altra tassa da pagare | 66,80€ aggiunti
Nuove disposizioni fiscali per i proprietari di veicoli: la riforma introduce un’ulteriore imposta annuale, con un costo aggiuntivo di 66,80€.
Tra le imposte destinate a chi possiede un veicolo, si trovano anche tasse come l’accisa sui carburanti, una componente fissa inclusa nel costo di ogni litro di carburante, il cui importo varia a seconda del tipo di carburante utilizzato
Un’altra tassa significativa per chi possiede un veicolo è il pagamento dell’IVA sui servizi di manutenzione e riparazione. Ogni intervento, dall’officina alle sostituzioni di parti, è gravato da un’imposta che ne aumenta il costo.
I proprietari di veicoli commerciali sono soggetti anche a ulteriori imposte di tipo locale, come la tassa sull’occupazione di suolo pubblico (TOSAP) o il canone unico, applicata per l’utilizzo di spazi pubblici.
Una forma indiretta di imposizione è rappresentata dalle tariffe per il pedaggio autostradale, che grava su chi percorre tratti autostradali regolarmente. Anche se non è una tassa in senso stretto, il pedaggio rappresenta una spesa fissa per i pendolari e per chiunque utilizzi frequentemente l’autostrada.
Crescono le spese per le famiglie italiane
Gli automobilisti italiani stanno affrontando anni particolarmente difficili, con costi sempre più elevati legati al possesso e all’utilizzo dei veicoli. Le famiglie già faticano a sostenere le numerose spese quotidiane, e il 2024 non ha portato alcun sollievo da questo punto di vista. Al contrario, il nuovo anno ha visto un susseguirsi di rincari e misure aggiuntive che hanno appesantito ulteriormente i bilanci familiari. Aumentano le lamentele, mentre molte famiglie si trovano costrette a rivalutare il proprio uso dell’auto per contenere le spese.
Tra questi nuovi oneri, gli automobilisti dovranno fronteggiare un ulteriore costo imposto dal governo, che ha scatenato non poche proteste. L’aggiunta di questa tassa ha sollevato un’ondata di critiche e insoddisfazione, alimentate dalla sensazione che il peso economico sia diventato ormai insostenibile per molti. Purtroppo, chi non ottempera ai nuovi obblighi si espone al rischio di sanzioni molto elevate, una conseguenza che obbliga praticamente tutti a conformarsi e a sostenere questo ulteriore sacrificio.
Un’ulteriore tassa da pagare
La nuova spesa imposta non riguarda direttamente il bollo auto, ma si riferisce al cosiddetto Bollino Blu, ottenibile solo attraverso la revisione obbligatoria del veicolo. La revisione serve a garantire che l’auto sia in regola con i requisiti di sicurezza e con le normative sulle emissioni. È obbligatoria per legge e deve essere effettuata quattro anni dopo l’immatricolazione, e poi ogni due anni, pena sanzioni amministrative pesanti per chi non rispetta le scadenze.
Per ottenere il Bollino Blu, la revisione comporta una spesa tra i 45 e i 66,80 euro, che va ad aggiungersi alle molte altre spese periodiche già sostenute dagli automobilisti. L’introduzione di questo nuovo esborso ha suscitato un acceso dibattito, e molti cittadini esprimono preoccupazione per il continuo aumento delle spese legate alla mobilità privata. Resta il fatto che, con il Bollino Blu, il rispetto delle normative diventa non solo un dovere civico ma una questione di sicurezza per tutti coloro che percorrono le strade.