“Favorisca la dichiarazione dei redditi”: al posto di blocco scattano i nuovi controlli | Se non puoi permettertela sei nei guai

Polizia stradale

Polizia stradale (Depositphotos) www.vehiclecue.it

Cosa c’entra il reddito con la guida? I controlli ai posti di blocco sono cambiati: ecco cosa possono chiederti.

Imbattersi in un posto di blocco non è mai una cosa piacevole. Pur sapendo di essere in regola, molti guidatori temono ugualmente i controlli da parte delle forze dell’ordine. Questi controlli stradali servono per verificare la regolarità dei documenti e delle condizioni di guida degli automobilisti.

Un posto di blocco non solo serve a verificare il rispetto delle norme, ma rappresenta anche una misura preventiva per verificare che i veicoli in circolazione siano conformi alle leggi in vigore.

Ci sono casi, tuttavia, in cui i controlli possono spingersi oltre la semplice verifica dei documenti di base.

Ad esempio, nel caso di veicoli che si occupano di trasporti speciali o trasporta persone con disabilità, le forze dell’ordine potrebbero richiedere ulteriori documenti. Anche in situazioni particolari, come una guida senza cinture per motivi medici documentati, gli agenti potrebbero voler approfondire la natura dell’esenzione. Questi accertamenti sono pensati per verificare non solo la regolarità, ma anche la sicurezza dei veicoli coinvolti.

Controlli fiscali al posto di blocco

Durante i normali posti di blocco, le forze dell’ordine richiedono la documentazione del conducente e del veicolo, tra cui patente, certificato di assicurazione e revisione. Ogni documento deve risultare aggiornato, poiché anche una semplice scadenza può portare a sanzioni. È bene ricordare che qualsiasi irregolarità rilevata dagli agenti può causare il ritiro immediato dei documenti o il fermo del veicolo.
Solitamente, la Polizia e i Carabinieri non sono autorizzati a indagare sulla situazione fiscale del proprietario del veicolo, a meno di specifici ordini dal comando. Solo le Fiamme Gialle, la Guardia di Finanza, sono incaricate di verificare eventuali discrepanze tra il reddito dichiarato e la disponibilità di beni di lusso come auto particolarmente costose. Questo tipo di indagine può scattare soprattutto quando un veicolo molto costoso è registrato a nome di un soggetto che apparentemente non possiede un reddito adeguato a giustificarne l’acquisto e il mantenimento.

Polizia
auto della polizia (Pixabay foto) www.vehiclecue.it

Quando sono consentiti i controlli fiscali

Per i veicoli di categoria speciale, il conducente potrebbe dover presentare documenti aggiuntivi, come attestazioni di abilitazioni particolari o autorizzazioni specifiche. Gli agenti, in questi casi, svolgono un controllo minuzioso per garantire che il veicolo sia stato adattato e omologato nel rispetto delle norme, così da non mettere a rischio la sicurezza di tutti.

Quando il controllo stradale è gestito dalla Guardia di Finanza, è possibile che oltre ai documenti di circolazione vengano verificati aspetti fiscali del proprietario. Se il conducente dichiara redditi non compatibili con il possesso di un’auto costosa o di lusso, potrebbe scattare un controllo incrociato.