Come stanno andando le negoziazioni con la Cina per l’eliminazione dei dazi sulle auto elettriche?
L’accordo sui dazi per le auto elettriche cinesi sarebbe nell’aria. A dirlo e l’Ansa, che evidenzierebbe le esigenze tra Cina e Unione Europea. L’UE avrebbe la necessità di disinnescare la bomba dei dazi sui prodotti agroalimentari e di tutelare le case automobilistiche in difficoltà che stanno licenziando con la crisi dell’elettrico. La Cina, invece, avrebbe la necessità di ridurre i dazi per spingere alle esportazioni ed evitare i cali che si sarebbero riscontrati nei primi 6 mesi del 2024. Lo scorso 21 agosto, come riportato su Euronews, l’Unione Europea aveva ridotto la tariffa in più imposta alle auto elettriche Tesla in Cina. La previsione era del 20,8% di dazi, scesa poi al 9 percento. La fascia di dazi prevista dall’UE per gli altri produttori cinesi dell’auto elettrica oscillava allora tra il 17% e il 36,3 percento. Il piano però era soggetto alla maggioranza degli Stati membri, che si sono riuniti il 31 ottobre. La Cina avrebbe risposto con un’indagine sulle sovvenzioni che l’Unione Europea e alcuni Paesi all’interno dell’Unione (Italia inclusa) avevavano dato per il comparto del latte. Cosa sta succedendo?
I precedenti
Il ministero del Commercio cinese avrebbe fatto sapere che le scelte europee sarebbero state prese in maniera unilaterale, e non in seguito a degli accordi sulle parti. Le immatricolazioni ne avevano risentito con un calo del 45% trimestre su trimestre per alcune case automobilistiche cinesi, tra cui BYD e MG. Anche la Camera di Commercio cinese aveva lanciato dei dati allarmanti, con una vendita ridotta del 30% dai primi sei mesi del 2024 rispetto ai primi sei mesi del 2023. Ora sembrerebbero esserci dei segnali di distenzione. Stando a quanto riportato da Ansa.it, proseguirebbero i negoziati tra Unione Europea e Cina per raggiungere un accordo sulla questione dazi sulle auto elettriche. Con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca, per l’UE sarebbe il tempo di rivedere alcune stime sui dazi. A quanto si apprende, ci sarebbero delle trattative per capire i prezzi di importazioni delle auto elettriche. Stabilendo un prezzo per le auto cinesi, l’UE riuscirebbe nell’obiettivo di tutelare il mercato interno senza essere costretta a inserire dei dazi per non perdere qualcosa come 14 milioni di posti di lavoro.
Cosa succede ora con i dazi alla Cina
Dall’altra parte, la Cina non dovrebbe più pagare una sovrattazza che va dal 7,8% al 35,3% del prezzo di vendita in base al marchio. Senza contare che c’è un 10% extra che si applica a tutti i prodotti importati dalla Cina e non solo al mercato dell’auto. Pechino aveva risposto a queste richieste facendo intervenire l’Organizzazione mondiale del commercio. Se l’accordo andasse a buon fine, la Cina si impegnerebbe ad aumentare il prezzo dell’esportazione del prodotto, così da proteggere le auto europee. Il dialogo proseguirà anche sul piano tecnico. Infatti, la Cina – sempre secondo Ansa – avrebbe già provveduto ad avviare dei dazi sui prodotti agroalimentari europei e gli Stati Uniti potrebbero fare lo stesso con Trump alla Casa Bianca. Anche la Germania, che sarebbe il Paese più interessato per l’automotive e per le aziende del settore in difficoltà in gioco sarebbe per la via del dialogo.