“Sembra una familiare ma ha i cavalli di una Ferrari”: È lei la station wagon più veloce di tutte

Non crederete ai vostri occhi: questa classica station wagon degli anni ’80 è stata trasformata in un vero e proprio bolide.

Di solito, quando pensiamo a una station wagon, l’immagine che ci salta in mente è quella di una macchina con il bagagliaio pieno fino all’orlo, magari di valigie, passeggini o la spesa del mese. Insomma, un’auto pratica, affidabile e, diciamolo, senza troppe pretese.

Viaggiano in autostrada tranquille, senza nessuna fretta di mostrare i muscoli. Perché dovrebbero? Sono nate per accompagnare famiglie, mica per sfidare il cronometro. Però, c’è chi non si accontenta e trasforma queste tranquille “mamme di famiglia” in qualcosa di assurdo.

I tuner, sì, quelli che vivono per stravolgere ogni concetto. Prendono queste auto pacifiche e le trasformano in bolidi da corsa. È un po’ come quando vedi il compagno di scuola più timido diventare una rockstar: resti a bocca aperta, non c’è dubbio. Il punto è che modificare una familiare non è solo questione di motore e cavalli, ma anche di rompere schemi. E in fondo, chi non ama un bello stravolgimento?

Parlando di sorprese, c’è qualcosa di affascinante in quelle auto che sembrano tranquille e invece ti sfrecciano davanti lasciandoti di stucco. Forse è proprio il contrasto tra l’aspetto comune e le prestazioni incredibili a colpire di più. La doppia vita di queste macchine è affascinante, non c’è che dire.

Una familiare fuori controllo

E poi c’è lei, una station wagon giapponese che ha cambiato volto in un modo che nessuno avrebbe mai immaginato. In origine? Beh, nulla di speciale, una Subaru Leone pensata per chi voleva spazio e zero fronzoli. Oggi, dopo l’intervento di un tuner pazzo, è tutta un’altra cosa. E quando dico “un’altra cosa”, intendo dire che probabilmente è più veloce di tante supercar.

Parliamo di questa Subaru Leone del 1983. A prima vista potrebbe sembrare una vecchia station wagon come tante, ma con Travis Pastrana al comando le cose sono cambiate. Completamente. Dentro il cofano non c’è più il motore di serie: c’è un quattro cilindri sovralimentato da 2,3 litri che spara fuori la bellezza di 860 cavalli. Per capirci, stiamo parlando di potenza sufficiente a far invidia a più di una supercar.

Il risultato di un lavoro maniacale

Non si sono limitati al motore, però. Per tirar fuori tutta questa cattiveria, hanno sforbiciato il peso ovunque potevano. La macchina ora pesa appena 1.260 chili grazie all’uso di pannelli in compensato e altre follie simili. Il risultato?

Beh, basta guardare le immagini di questa bestia che sfreccia al Goodwood Festival per capire che è qualcosa di mai visto prima. Un missile travestito da auto di famiglia, roba da lasciare chiunque a bocca aperta. Ma, a pensarci bene, non è proprio questo il bello delle grandi trasformazioni?