Patente B, da ora puoi guidare anche i camion: scatta la rivoluzione legislativa
Da tempo si parla di riformare determinate regole di guida, e finalmente è avvenuta una piccola rivoluzione per le Patenti B.
L’idea di rendere più flessibili alcune normative legate ai veicoli commerciali era nell’aria da tempo. Basta dare un’occhiata al traffico cittadino: tra furgoni, corrieri e camioncini, chi lavora su strada non ha mai vita facile.
Le patenti e i requisiti di guida sono stati, per lungo tempo, argomento di dibattito tra chi voleva regole più severe e chi, invece, spingeva per alleggerirle. Ma, diciamolo chiaramente, il punto focale resta sempre la sicurezza stradale. E quando ci sono mezzi di trasporto di mezzo, non si scherza.
A complicare il quadro ci si mette anche la questione ambientale. Ora più che mai si parla di veicoli “green”, di carburanti alternativi e di un’attenzione maggiore all’impatto ecologico. Non basta che un furgone si muova; deve farlo rispettando una lunga lista di parametri, tra emissioni e limiti vari.
Ogni modifica normativa, però, può rappresentare un passo avanti, a patto che sia ben pensata. E quando si parla di patenti, regolamenti e nuovi veicoli, il percorso è sempre tortuoso. C’è voluto tempo e pazienza per arrivare a certe novità, ma eccoci qui.
Patente B e una nuova possibilità di guida
Da oggi, chi ha una patente B da almeno due anni potrà mettersi al volante di veicoli commerciali fino a 4,25 tonnellate, purché alimentati con combustibili alternativi. Un bel passo avanti per chi si muove ogni giorno tra strade strette e consegne veloci. Il cambiamento è di quelli che fanno la differenza: non si parla più di fermarsi a 3,5 tonnellate, ma di spingersi un po’ oltre. Ovviamente, il tutto è soggetto a regole precise. Non pensiamo che si possa salire su un camion più grande senza criterio. È richiesto il rispetto di alcune condizioni legate al tipo di alimentazione del mezzo.
Per chi lavora con veicoli leggeri, questa novità è una ventata d’aria fresca. Pensiamo, ad esempio, ai corrieri che si spostano ogni giorno in città. Molti mezzi “ecologici” pesano di più, a causa delle batterie o dei serbatoi aggiuntivi, e non rientrano nei limiti tradizionali. Grazie al nuovo limite, però, non sarà più necessario richiedere una patente superiore, e questo rende le cose un po’ più semplici per chi deve muoversi con efficienza.
Modifica del codice e nuovo decreto attuativo
Il via libera a questa possibilità non è arrivato dal nulla. Per renderla concreta, si è intervenuti sul comma 3 dell’articolo 116 del codice della strada. La modifica è stata approvata ad agosto dello scorso anno, ma, come spesso accade, il percorso non è stato immediato. C’era bisogno di un decreto attuativo che definisse la disciplina tecnica e le modalità di applicazione. E adesso eccoci qui, con un quadro finalmente chiaro e operativo.
Il nuovo decreto specifica le condizioni in cui si applica il limite di 4,25 tonnellate, garantendo un utilizzo regolato e sicuro. In un’epoca di trasformazioni, questa mossa rende più accessibile il passaggio a veicoli alternativi, senza penalizzare chi già lavora con la patente B. Una piccola rivoluzione che, si spera, renderà il lavoro di tanti professionisti un po’ più semplice e sostenibile.