Patenti a rischio, con la nuova leggete la tolgono per 6 mesi: leggi bene questo numero prima di mettere in moto
Purtroppo la patente è a rischio, e non l’avrai per un bel po’ di mesi. Scopri come evitare questo disagio.
La guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe è una delle principali cause di sospensione della patente.
In caso di superamento dei limiti di alcol nel sangue (0,5 g/l), o di rilevamento di sostanze stupefacenti, il conducente rischia non solo multe salate, ma anche la revoca della patente.
Un altro motivo frequente di perdita della patente è il superamento dei limiti di velocità, in particolare quando si oltrepassano i 40 km/h oltre il limite consentito nelle zone urbane, o i 60 km/h in autostrada.
Manovre pericolose come il sorpasso azzardato, il non rispetto delle precedenze, o l’uso del cellulare durante la guida, possono comportare la perdita dei punti patente.
La sospensione della patente
La sospensione della patente di guida è una misura sanzionatoria che può essere applicata in caso di violazione grave delle normative stradali. Le violazioni che portano alla sospensione sono generalmente legate a comportamenti che compromettono la sicurezza della circolazione, come il superamento dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza, e l’incidente stradale con danni o lesioni.
I limiti di velocità sono tra le cause principali della sospensione della patente. Quando si superano i limiti di velocità stabiliti dal Codice della Strada, la sospensione può variare da uno a più mesi. Per esempio, nel caso di un superamento del limite di velocità di 40-60 km/h, la sospensione varia da 1 a 3 mesi, mentre se il superamento è maggiore di 60 km/h, la sanzione può arrivare fino a 12 mesi. Per i neopatentati, la durata della sospensione è più lunga, con intervalli che arrivano a sei mesi per infrazioni di minor entità.
Conseguenze, durata e ricorso in caso di sospensione della patente
La durata della sospensione della patente varia in base alla tipologia di infrazione commessa e alla gravità della stessa. Le violazioni più gravi, come quelle che implicano la guida in stato di ebbrezza o incidenti che causano lesioni, comportano periodi di sospensione che vanno da sei mesi a due anni, a seconda del tasso alcolemico riscontrato o delle circostanze dell’incidente. La recidiva, ovvero la ripetizione di una stessa violazione entro due anni, può portare a una sospensione più lunga o, nei casi più gravi, alla revoca definitiva della patente.
Una volta terminato il periodo di sospensione, il titolare della patente può richiedere la restituzione del documento di guida, presentandosi presso l’ufficio competente. Se la sospensione non è stata applicata correttamente, è possibile presentare ricorso. Il ricorso può essere indirizzato al Prefetto o al Giudice di Pace, e deve essere presentato entro un determinato termine dalla notifica della sospensione. Il ricorso è una possibilità importante per chi ritiene che la sospensione della patente non sia giustificata dalle circostanze, ma non blocca l’effetto immediato della sanzione, che prevede l’impossibilità di guidare durante il periodo stabilito.