Anche Toyota vuole il suo fuoristrada “nudo e crudo”
Toyota mostra le sue carte con un interessante prototipo, tramite il quale si lancia nel mercato dei fuoristrada “ribelli”.
Toyota sembra avere un nuovo asso nella manica, pronto a gettarsi nella mischia dei fuoristrada “nudi e crudi”. Quel mondo dominato dalla Jeep Wrangler, che con la sua fama di regina dell’off-road, ha scritto la storia e continua a dettar legge.
In effetti, non c’è da stupirsi: stiamo parlando di un settore che attira chiunque abbia un’anima avventuriera e voglia sentire ogni sasso e buca sotto le ruote. Gli appassionati di fuoristrada duro e puro non cercano certo lussi o fronzoli, vogliono solo sfide e prestazioni, punto e basta.
Ma cosa spinge una casa automobilistica a gettarsi in questa sfida? Beh, oltre al fascino del richiamo della natura e delle sfide, c’è un aspetto non trascurabile: il mercato. Sì, perché la gente sembra voler tornare a quella guida essenziale, dove contano davvero la meccanica e il legame con l’ambiente circostante. Niente comfort eccessivi, solo la terra, il fango e tu al volante.
Quando si parla di Toyota, però, non si parla certo di un nome qualunque. È il leader mondiale delle vendite di auto, con una reputazione costruita su robustezza e affidabilità che non si scalfisce. E il Land Cruiser? Beh, non ha bisogno di presentazioni: è un simbolo per chi cerca avventura, affidabile come un vecchio amico che ti accompagna ovunque, senza mollarti mai.
Il prototipo ROX al centro della scena
Durante il SEMA Show di Las Vegas, Toyota ha deciso di mostrare un po’ delle sue carte, svelando il prototipo ROX (Recreation Open eXperience). Che dire, è stato un colpo di scena interessante. Questa one-off, frutto del lavoro di Calty Design Research, ha un DNA decisamente ribelle: derivato dalla Land Cruiser di ultima generazione, il ROX ha subito una trasformazione radicale.
Più del 50% delle sue parti sono state modificate, e per renderlo un vero fuoristrada open-air, il tetto e la parte posteriore sono stati eliminati. Non bastava, eh? Anche le portiere di serie sono state sostituite con versioni più “scheletriche”, per dare al veicolo quell’aria da avventura spensierata.
Altri dettagli del prototipo
Nonostante tutto, Toyota non ha dimenticato un minimo di protezione, inserendo una capote morbida retrattile per riparare i passeggeri. Ci sono pure barre parasassi e sottoporta per garantire che il ROX non passi inosservato sui percorsi più difficili. Gli interni? Wow, una chicca: rivestimenti in pelle Heritage Orange resistenti alle intemperie, per non sacrificare stile e praticità. Alcune parti sono state stampate in 3D, come le soglie delle portiere anteriori e posteriori. Sembra quasi un mix tra passato e futuro.
Dal punto di vista del motore, il ROX Concept non scherza. È basato su un sistema ibrido a 4 cilindri da 2,4 litri, che sviluppa la bellezza di 326 cavalli. Insomma, c’è abbastanza potenza per superare qualsiasi ostacolo. Ecco, questo è Toyota: sempre pronta a stupire e sporcarsi le mani.