Posto di blocco, 400€ di multa se hai il motore acceso: adesso devi sempre fare questa manovra

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Se hai il motore acceso, è un problema! La multa può essere salatissima, evitabile se si fa una certa manovra.

Le multe automobilistiche rappresentano uno degli strumenti principali utilizzati per regolare il comportamento degli automobilisti e garantire la sicurezza stradale.

Queste sanzioni sono previste per scoraggiare violazioni delle norme del Codice della Strada, come eccesso di velocità, guida pericolosa o irregolarità burocratiche come la mancata revisione o assicurazione.

Esistono diversi tipi di multe, che vanno dalle infrazioni amministrative a quelle penali. Le prime comprendono comportamenti come il parcheggio in zone vietate o il superamento dei limiti di velocità mentre, le seconde, si applicano in casi più gravi, come la guida in stato di ebbrezza o l’uso del cellulare al volante.

Le multe non solo incentivano comportamenti corretti, ma rappresentano una significativa fonte di entrate per gli enti locali.

Il problema del motore acceso

La sicurezza stradale è un pilastro fondamentale per la convivenza civile. Ci sono tante regole che conosciamo, mentre altre sono meno conosciute, e tra queste vi è il divieto di mantenere il motore acceso durante le soste, una pratica spesso sottovalutata ma con impatti significativi.

Secondo l’articolo 157, comma 7-bis del Codice della Strada, è vietato tenere il motore acceso durante le fermate, in particolare per mantenere in funzione l’aria condizionata. Questa norma mira a contrastare l’inquinamento atmosferico, a limitare il rumore nelle aree urbane e a ridurre gli sprechi di carburante. La violazione di questa disposizione comporta sanzioni economiche che variano da 223 a 444 euro, evidenziando la serietà con cui il legislatore affronta il tema.

Alcuni poliziotti perlustrano un quartiere (Pixabay)
Alcuni poliziotti perlustrano un quartiere (Pixabay FOTO) – www.vehiclecue.it

Le motivazioni e le eccezioni alla regola

Il divieto di lasciare il motore acceso durante la sosta nasce dall’esigenza di ridurre l’impatto ambientale della circolazione stradale. Le emissioni prodotte dai veicoli in sosta contribuiscono all’inquinamento atmosferico, aggravando i problemi di qualità dell’aria nelle città. Senza dimenticarci che i rumori generati dai motori accesi in aree densamente abitate peggiorano la vivibilità degli spazi urbani.

Esistono tuttavia eccezioni mirate a garantire operatività e inclusività. I veicoli di emergenza, come ambulanze, vigili del fuoco e forze dell’ordine, possono mantenere il motore acceso se necessario per l’equipaggiamento a bordo. Allo stesso modo, i mezzi utilizzati per il trasporto di persone con disabilità possono essere esentati in circostanze specifiche, per tutelare il comfort e la sicurezza dei passeggeri. Queste deroghe riflettono un approccio equilibrato che tiene conto delle diverse esigenze operative e sociali.