Blocco auto, da domani mettono le ganasce a tutte le auto di questo tipo: hai solo una possibilità per riavere il tuo mezzo
Il blocco auto è in agguato! Soprattutto se possiedi una di queste auto, e per riaverla dovrai fare un’unica operazione.
Trovarsi di fronte a un’auto bloccata da ganasce sulle ruote può generare confusione e preoccupazione, soprattutto se non si è certi che il veicolo immobilizzato sia il proprio.
Questo scenario è sempre più comune nelle città, dove il controllo sulle violazioni stradali è inasprito per garantire ordine e rispetto delle norme.
Le ganasce bloccaruota vengono utilizzate per immobilizzare veicoli in infrazione, spesso per parcheggi in aree riservate, mancato pagamento di multe pregresse o soste in zone che intralciano la sicurezza stradale.
L’obiettivo è garantire che le sanzioni siano rispettate e dissuadere comportamenti recidivi. Il blocco non implica la rimozione del veicolo, ma impedisce al proprietario di spostarlo finché non regola la sua posizione amministrativa.
Cos’è il fermo amministrativo
Questo provvedimento, spesso considerato uno strumento estremo, ha lo scopo di recuperare crediti non pagati da parte di amministrazioni pubbliche come Comuni, Regioni o l’INPS. Ma quali sono i meccanismi alla base di questa misura? Il fermo amministrativo, regolato dall’articolo 86 del D.P.R. 602/1973, è un atto cautelativo che consente di “bloccare” beni mobili registrati, come automobili e motocicli, per riscuotere tributi o multe non saldate.
La procedura inizia con una notifica al debitore, che ha 30 giorni per regolarizzare il proprio debito. In caso contrario, il fermo viene iscritto nei registri mobiliari senza ulteriori comunicazioni. Questo sistema è pensato per garantire efficienza nella riscossione, ma non è applicabile in modo indiscriminato. Purtroppo, non sempre avverrà la riscossione.
Le restrizioni e la possibilità dell’annullamento
Esistono infatti limitazioni precise all’applicazione del fermo amministrativo. Non può essere disposto su veicoli utilizzati da persone con disabilità, che possono richiedere l’annullamento del provvedimento tramite il Modello F3, documentando l’uso specifico del veicolo. I mezzi strumentali all’attività lavorativa sono esenti, a condizione che il contribuente presenti la documentazione necessaria con il Modello F2, indicando l’attività esercitata e i relativi dettagli.
Un altro aspetto cruciale è il rispetto della competenza territoriale, come stabilito dalla giurisprudenza recente. La Corte di Bari, nella sentenza n. 2144/2024, ha annullato un fermo emesso dall’AdER di Bari per un contribuente residente a Bologna, dichiarandolo illegittimo. Questa decisione sottolinea che il provvedimento deve essere emesso dall’ufficio competente sul domicilio fiscale del contribuente. Errori di competenza o mancanza di delega formale possono quindi invalidare il fermo, aprendo la strada a ricorsi vincenti.