Stop benzina e diesel, scatta l’allarme: l’Europa accelera e presto potresti doverle rottamare
Siamo vicini ad un altro stop diesel e benzina. L’Europa sta tentando di accelerare il processo, e saremo costretti a rottamare.
La rottamazione auto è un processo attraverso il quale i veicoli obsoleti o non più funzionanti vengono ritirati dalla circolazione e smaltiti in modo sicuro e controllato.
Questo processo è essenziale per ridurre l’impatto ambientale derivante dall’accumulo di veicoli fuori uso e per favorire il riciclo dei materiali, riducendo così la necessità di estrarre nuove risorse.
Il processo di rottamazione prevede diversi passaggi, tra cui la rimozione di componenti pericolosi come batterie, liquidi e pneumatici, che vengono trattati separatamente.
In seguito il veicolo viene smontato, e le sue parti metalliche e non metalliche vengono riciclate. Il metallo, in particolare, viene fuso e riutilizzato per produrre nuovi veicoli o altri prodotti industriali.
Il futuro dell’automobile
L’industria automobilistica sta attraversando una fase cruciale, dove le politiche climatiche europee, se applicate senza modifiche, potrebbero mettere a rischio non solo l’intero settore, ma anche l’equilibrio economico di numerosi Paesi. Se l’Unione Europea dovesse attuare l’addio definitivo alle auto a benzina e diesel entro il 2035, come attualmente previsto, le ripercussioni per le case automobilistiche, i lavoratori e i consumatori potrebbero essere devastanti.
L’Italia, insieme a sei altri Paesi europei, sta chiedendo un cambio di rotta nella strategia di dismissione dei motori a combustione. La proposta avanzata è quella di anticipare la revisione prevista al 2025 anziché al 2026.
Quali sono gli scenari
Il documento presentato dai sette Paesi europei sottolinea che l’attuale approccio rischia di penalizzare le industrie automobilistiche, incapaci di adeguarsi rapidamente alle nuove normative, soprattutto a causa della lenta diffusione dei veicoli elettrici. Le richieste non si limitano a una semplice revisione temporale, ma includono la possibilità di un approccio più flessibile, che preveda l’inclusione di una gamma più ampia di tecnologie a basse emissioni. L’introduzione di biocarburanti e eFuels potrebbe ridurre la pressione sulle case automobilistiche, permettendo loro di mantenere in vita i motori a combustione interna, ma in modo sostenibile.
L’esenzione per gli eFuels, già concessa dalla Commissione Europea, è vista con favore dalla Germania, ma resta un tema dibattuto tra gli altri Paesi. Gli eFuels, prodotti utilizzando elettricità per combinare idrogeno e CO2, sono considerati neutri dal punto di vista delle emissioni, poiché non generano nuova CO2, ma riciclano quella già presente nell’atmosfera. La differenza con i biocarburanti, che pur essendo meno impattanti rispetto ai carburanti fossili, generano comunque emissioni di CO2, resta significativa.