Sanzioni sul bollo auto, chi ha l’esenzione rischia di pagare il doppio: attenzione a non cadere in questo errore che ti costerà caro
Occhio alle esenzioni sul bollo auto: non è tutto automatico e commettere questo errore potrebbe costarti davvero caro.
Districarsi nel complicato mondo delle tasse automobilistiche non è mai una passeggiata. Tra scadenze da rispettare, moduli da compilare e multe sempre dietro l’angolo, ogni automobilista deve stare sul pezzo per non sbagliare.
E quando si parla di bollo auto, la situazione si complica ancora di più, specialmente se si ha diritto a delle esenzioni o agevolazioni particolari. Il bollo è una tassa regionale, da pagare ogni anno per il proprio veicolo registrato al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Ma attenzione: anche se hai diritto a non pagarlo, questo non significa che sia tutto automatico. Le regole sono precise, a volte contorte, e basta poco per fare una frittata e ritrovarsi con una situazione inaspettata.
Se non stai attento a ogni dettaglio, rischi di pagare il bollo anche se pensavi di esserne esonerato. E qui sta il problema: un piccolo errore può costarti caro. Per cui, meglio conoscere bene le regole e capire come evitare di cadere in queste trappole.
Caos tasse auto e diritti del conducente
Prima di tutto, c’è una cosa da chiarire: essere una persona con disabilità non garantisce automaticamente l’esenzione dal bollo. Ci sono vari requisiti da rispettare, e non sono sempre semplici. Contano il tipo di disabilità, il valore dell’ISEE e persino la cilindrata dell’auto. E poi, occhio: se l’auto è intestata a un familiare, le regole cambiano.
Le normative variano da regione a regione, aggiungendo altra confusione al caos generale. Un errore nei documenti o una dimenticanza può mandare tutto a rotoli. Quindi, è fondamentale capire bene cosa richiede la tua regione e, soprattutto, non dare nulla per scontato. Meglio un controllo in più che una multa inaspettata.
Come tutelarsi per non pagare quando si è esenti
Per ottenere l’esenzione, è necessario rispettare una serie di requisiti. La disabilità deve essere grave, come stabilito dall’articolo 3, comma 3, della Legge 104 del 1992. Questo significa che condizioni come cecità, pluri-amputazioni, sordità, disabilità psichiche e ridotte capacità motorie possono dare diritto all’agevolazione.
Se l’auto è intestata a un familiare della persona con disabilità, entra in gioco l’ISEE: il suo valore non deve superare i 2.840,51 euro. Inoltre, la cilindrata del veicolo è fondamentale: non deve superare i 2.000 cc per le auto a benzina e i 2.800 cc per i diesel. Meglio se il veicolo è intestato direttamente alla persona con disabilità per evitare ulteriori complicazioni. Assicurarsi di avere tutta la documentazione in regola è essenziale per non rischiare di pagare quando, in realtà, si è esenti.