Diesel fa il colpo di coda, la soluzione green che ribalta tutto e sfida l’elettrico: nuova scoperta che cambia tutto

Illustrazione di un vecchio distributore diesel (Pixabay)

Illustrazione di un vecchio distributore diesel (Pixabay FOTO) - www.vehiclecue.it

Ecco a voi una nuova soluzione green, anzi una sorta di “ritorno di fiamma”. Anche il diesel contribuirà ad un mondo più green.

Il motore diesel è un tipo di motore a combustione interna che utilizza il gasolio come carburante. A differenza del motore a benzina, il diesel funziona grazie all’accensione spontanea del carburante, senza l’uso di candele.

L’aria viene aspirata e compressa nei cilindri a un rapporto molto elevato, causando un forte aumento di temperatura. Quando il gasolio viene iniettato nella camera di combustione, la temperatura dell’aria compressa è sufficientemente alta da farlo auto-accendere.

Nel motore diesel, l’iniezione del carburante avviene ad alta pressione attraverso degli iniettori, che polverizzano il gasolio in piccolissime gocce per facilitarne l’accensione e una combustione uniforme. Questa combustione genera un’espansione dei gas che spinge i pistoni verso il basso, convertendo l’energia termica in energia meccanica.

Un’inaspettata opportunità

Nonostante la crescente attenzione verso le auto elettriche e le politiche comunitarie che mirano a una transizione ecologica entro il 2035, i motori diesel potrebbero non essere ancora destinati a scomparire. Infatti, a fronte della preoccupazione di molti automobilisti e dell’industria automobilistica, che temono l’addio ai motori tradizionali, un’innovativa ricerca scientifica sta aprendo nuovi scenari. Un progetto dell’Università RUDN ha infatti mostrato che il diesel potrebbe avere un “colpo di coda”, grazie a un’innovazione che lo renderebbe compatibile con fonti di energia alternative e più sostenibili.

L’innovazione in questione riguarda l’adattamento dei motori diesel all’utilizzo di olio di colza, una risorsa vegetale che potrebbe rappresentare una valida alternativa ai carburanti fossili. Questo approccio non solo risponde alle esigenze ecologiche, ma potrebbe anche rappresentare una soluzione che sfida l’elettrico. Con i giusti adattamenti tecnologici, come l’ottimizzazione del sistema di iniezione e la regolazione dell’angolo di anticipo, l’olio di colza potrebbe diventare una fonte di energia più sostenibile per i motori diesel, riducendo le emissioni e aprendo nuovi orizzonti nel campo dei biocarburanti.

Illustrazione distributori diesel e benzina (Pixabay)
Illustrazione di distributori diesel e benzina (Pixabay FOTO) – www.vehiclecue.it

Uno sguardo al futuro

L’utilizzo dell’olio di colza nei motori diesel non è una proposta puramente teorica. I ricercatori dell’Università RUDN hanno affrontato le difficoltà legate alla densità e alla bassa volatilità di questo olio vegetale, caratteristiche che lo rendevano poco compatibile con i motori tradizionali. Dopo aver identificato i punti critici, come l’aumento del consumo di carburante e il deterioramento delle emissioni, i tecnici sono riusciti a sviluppare soluzioni specifiche, ottimizzando il sistema di alimentazione e migliorando l’efficienza dell’iniezione.

Grazie a questi sviluppi, l’olio di colza potrebbe diventare una risorsa perfettamente compatibile con i motori diesel. Questa innovazione potrebbe apportare numerosi benefici, non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche in relazione alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. L’adozione di biocarburanti come l’olio di colza potrebbe contribuire a diminuire le emissioni di gas serra, un aspetto fondamentale per la transizione ecologica.