Stangata auto, da oggi paghi un costo mensile di 106€ per guidare: il Governo Meloni sgancia la bomba prima di Natale
Una nuova batosta per gli automobilisti: arrivano particolari rincari che pesano parecchio sul portafoglio.
Possedere un’auto oggi è quasi un lusso. Tra rifornimento, tagliandi e assicurazione, i costi sembrano moltiplicarsi a vista d’occhio. Negli ultimi tempi, ogni mese sembra portare con sé una novità spiacevole per chi deve usare l’auto tutti i giorni.
E chi sperava in una pausa da questa giostra degli aumenti, beh… dovrà ricredersi. Ecco, il problema è sempre lo stesso: ogni volta che c’è un aumento sui costi di spostamento, la gente giustamente s’infuria. Non è solo una questione economica, ma quasi una limitazione alla libertà di muoversi come si vuole.
Se a questo ci aggiungiamo l’incertezza economica del momento e un’inflazione galoppante, il risultato è un cocktail esplosivo di malcontento. Ormai, avere un’auto non è più solo una questione di praticità.
È diventata una sfida quotidiana per far quadrare i conti. Ogni nuova spesa arriva come una “mazzata” e, quando queste novità saltano fuori all’improvviso, c’è davvero poco da fare se non cercare di adattarsi al volo.
Nuovi rincari in vista
Quando si parla di rincari legati alla mobilità, l’aria si fa subito pesante. Gli automobilisti sono stanchi di vedersi aumentare le spese e anche chi ha fatto determinate scelte si ritrova in una situazione non proprio rosea. E le festività natalizie, con le loro spese extra, rendono queste notizie ancora più difficili da digerire.
A complicare il tutto ci si mette anche la spinta verso la mobilità elettrica. Le città chiedono auto meno inquinanti, ma i costi per una soluzione più “green” non sono proprio una passeggiata. Le stazioni di ricarica pubbliche dovrebbero essere un’alternativa comoda, eppure anche quelle stanno diventando più care.
Le nuove tariffe di A2A E-Moving
La batosta questa volta arriva da A2A E-Moving, il servizio di ricarica elettrica. Dal 8 aprile 2024 sono scattate nuove tariffe – sì, è il secondo aumento in appena quattro mesi. Gli abbonamenti mensili sono stati ritoccati verso l’alto e, diciamocelo chiaramente, non di poco. Parliamo di un aumento medio del 10-15%, a seconda del piano scelto. Facciamo qualche esempio: l’abbonamento “Large”, che prima costava 92€, ora è salito a 106€.
E non è solo una questione di prezzo: l’energia inclusa è diminuita. Chi aveva l’abbonamento “Extra Large” (ora eliminato) pagava 122€ per 320 kWh. Ora, invece, si ritrova nel piano “Large”, che costa meno ma offre solo 200 kWh. Di fatto, il prezzo al kWh è schizzato da 0,38€ a 0,53€. Una bella differenza, no? Anche i clienti domestici non se la passano meglio. Per loro, il piano “Large” è passato da 66€ a 85€, un bel salto di quasi il 29%. Insomma, per chi era abituato a ricariche rapide e convenienti, questi cambiamenti complicano parecchio le cose. E molti automobilisti iniziano a chiedersi se passare all’elettrico fosse davvero una buona idea.