Stop circolazione, il Governo mette al bando questi modelli: milioni di automobilisti costretti a cambiare auto
Bloccate le auto connesse a rischio: milioni di automobilisti dovranno cambiare modello per garantire la sicurezza nazionale.
Negli ultimi anni, l’avanzamento tecnologico nel mondo delle auto ha fatto passi da gigante. Le macchine di oggi sono praticamente dei computer su ruote, sempre connesse e pronte a comunicare con il mondo esterno. Certo, questo rende la guida più semplice e spesso anche più sicura, ma — c’è un “ma” grande come una casa — espone gli automobilisti a nuovi rischi che fino a poco tempo fa sembravano roba da film di spionaggio.
Essere connessi è fantastico fino a quando non si pensa ai lati oscuri della faccenda. Ogni dispositivo che comunica con l’esterno, che sia il Bluetooth, il GPS o la connessione Wi-Fi, può diventare un bersaglio per chi ha brutte intenzioni. In altre parole: i nostri dati possono finire nelle mani sbagliate. E quando si parla di privacy e di sicurezza nazionale, le cose si fanno serie.
Il problema è che alcune di queste tecnologie arrivano da paesi considerati “poco affidabili”. E qui si scatena la paranoia — giustificata, a dirla tutta — che questi sistemi possano essere usati per spiare, controllare o peggio ancora, sabotare. Pensateci: un’auto che raccoglie dati sul vostro tragitto, sulla vostra posizione, sulle vostre conversazioni. Se qualcuno avesse accesso a queste informazioni, non sarebbe proprio il massimo.
Per questo motivo, i governi stanno iniziando a tirare il freno. Alcuni stanno già pensando a regole severe per evitare l’ingresso di auto con tecnologie potenzialmente pericolose. Insomma, meglio giocare d’anticipo e bloccare possibili rischi prima che diventino problemi reali. La priorità? Proteggere i cittadini e tutto ciò che riguarda la sicurezza nazionale.
Occhio ai rischi della connettività
Le auto moderne sono piene di gadget: telecamere, microfoni, sensori di ogni tipo. Tutti questi dispositivi raccolgono e inviano dati in tempo reale. Ora, immaginate se qualcuno dall’altra parte del mondo potesse usare queste informazioni per sapere esattamente dove siete, cosa fate, o addirittura controllare la vostra auto da remoto. Un pensiero inquietante, no?
Ciò ha portato un governo ad agire in maniera drastica. Questa decisione, se diventerà realtà, avrà un impatto enorme sul mercato delle auto. Significa che milioni di automobilisti potrebbero essere costretti a rivedere le loro scelte e dire addio a modelli che, fino a ieri, sembravano perfettamente innocui.
Una mossa per garantire sicurezza
Negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden-Harris ha deciso di mettere un freno a questa situazione. È stata proposta una legge che vieterebbe l’importazione di auto con tecnologie cinesi o russe ritenute a rischio. È una sorta di misura preventiva per evitare spiacevoli sorprese in futuro. L’obiettivo è chiaro: niente più possibilità di hackeraggio o di spionaggio attraverso i sistemi delle auto.
Come ha spiegato Gina Raimondo, segretaria al Commercio degli USA, il pericolo è tutt’altro che immaginario. La proposta copre sia il software che l’hardware usati per la connettività e include anche le tecnologie per la guida automatica. Se tutto andrà come previsto, dal 2027 scatterà il divieto per i software e dal 2030 toccherà all’hardware.