Nuovo incubo per chi guida, in vigore la normativa CAFE: multe miliardarie in arriva ma nessuno ne parla | Da gennaio siamo nei guai

Un automobilista perplesso durante la guida (Depositphotos)

Un automobilista perplesso durante la guida (Depositphotos FOTO) - www.vehiclecue.it

La guida sta per diventare un incubo! La nuova normativa non vi lascerà respirare, ed arriveranno multe molto salate.

La guida quotidiana può trasformarsi in una fonte di ansia e disagio per molti automobilisti. Tra gli “incubi” più comuni vi sono gli incidenti stradali, soprattutto in condizioni di traffico intenso o maltempo.

La paura di perdere il controllo del veicolo o di essere coinvolti in una collisione può causare stress cronico e portare a una guida eccessivamente cauta o, al contrario, a comportamenti impulsivi e pericolosi.

Un altro problema frequente è la difficoltà nel parcheggio, specialmente nelle aree urbane affollate. La paura di danneggiare l’auto propria o altrui, insieme alla pressione di dover parcheggiare rapidamente sotto lo sguardo di altri conducenti, può generare un senso di frustrazione e insicurezza. 

I guasti meccanici improvvisi, inoltre, rappresentano un’ulteriore preoccupazione per chi guida. La possibilità di rimanere bloccati in autostrada o in una zona isolata senza assistenza immediata può creare sentimenti di vulnerabilità.

Il rispetto delle normative

Nel 2022, l’industria automobilistica europea ha dimostrato un significativo rispetto dei requisiti di riduzione delle emissioni di CO₂. Su 91 operatori presenti nel mercato europeo, 90 hanno rispettato i limiti stabiliti, evitando così le sanzioni previste in caso di superamento. L’unica eccezione è stata Bugatti, penalizzata con una multa di 340.000 euro a causa dell’esiguo numero di vetture immatricolate, meno di dieci. Questo risultato è il frutto di un impegno collettivo dei costruttori europei per rimanere entro i parametri fissati dalla European Environment Agency.

Per garantire il rispetto dei limiti di emissione, i costruttori sfruttano la normativa CAFE (Corporate Average Fuel Economy) e il meccanismo del pooling. Tale sistema consente di raggruppare diversi marchi per compensare gli sforamenti con operatori a emissioni zero, come Tesla. Attualmente, il limite medio imposto è di 95 g/km con il ciclo NEDC e 115,1 g/km con il ciclo WLTP. Questa flessibilità ha permesso a molti produttori di rientrare nei limiti, mantenendo la conformità senza dover ricorrere a drastiche modifiche delle linee di produzione.

Una persona disperata dopo aver guidato (Depositphotos)
Una persona disperata dopo aver guidato (Depositphotos FOTO) – www.vehiclecue.it

Risultati dei costruttori

I principali raggruppamenti di costruttori hanno ottenuto risultati notevoli. Il pool formato da Tesla, Honda e Jaguar Land Rover ha registrato le emissioni più basse, con una media di 49,9 g/km rispetto a un limite di 136,94 g/km. Anche altri produttori, come Kia (99,8 g/km), BMW (104,95 g/km) e Ford (113,25 g/km), hanno raggiunto valori ben al di sotto dei rispettivi target. PSA Automobiles e FCA Italy si sono distinti tra i produttori con oltre 300.000 immatricolazioni, con valori di 94,1 g/km e 95,3 g/km rispettivamente.

Guardando al futuro, le normative europee richiedono una progressiva riduzione delle emissioni di CO₂ per le nuove flotte di veicoli. Entro il 2029, il limite sarà di 93,6 g/km (riduzione del 15% rispetto al 2021). Dal 2030 al 2034, il limite scenderà a 49,5 g/km (riduzione del 55%), per arrivare a 0 g/km dal 2035, obiettivo che rappresenta una riduzione totale delle emissioni. Questo trend positivo è stato favorito dalla crescente diffusione dei veicoli elettrici e ibridi plug-in, che nel 2022 hanno rappresentato il 23% delle nuove immatricolazioni.