Nuova trappola sulle RC Auto, basta un video per annullarti il risarcimento: ti serviranno prove schiaccianti per avere i tuoi soldi
Occhio alle prove: in caso di incidente non basta raccontarla giusta, e per ottenere il tuo risarcimento dovrai faticare parecchio.
Fare un incidente in auto non è mai una passeggiata. Tra i danni, la paura e le complicazioni burocratiche, l’unica speranza è di vedersi riconosciuto il risarcimento e tirare un sospiro di sollievo. Ma attenzione, perché ottenere quei soldi può rivelarsi più difficile di quanto pensi.
Spesso, le assicurazioni vogliono prove solide e incontrovertibili. Insomma, raccontare la tua versione dei fatti potrebbe non bastare. Negli ultimi anni, il modo di gestire i risarcimenti è cambiato parecchio. Le compagnie assicurative sono sempre più pignole e cercano ogni cavillo possibile per ridurre o negare i pagamenti.
E se non hai delle prove dettagliate e precise, rischi di rimanere a mani vuote. Non basta più un semplice “è andata così”. In più, con tutta la tecnologia a disposizione oggi, ogni dettaglio può essere registrato o monitorato.
Questo significa che devi stare attentissimo a dimostrare la tua innocenza nel modo più chiaro possibile. Una piccola distrazione, un errore di valutazione, e il risarcimento potrebbe svanire. Ti serve qualcosa di più di una semplice dichiarazione: ti serve qualcosa di “blindato”.
Nuove complicazioni
Ecco perché, in caso di incidente, non puoi permetterti di sottovalutare nulla. Devi raccogliere tutte le informazioni possibili, il più in fretta possibile. Più prove hai, meglio è. Ma c’è un fattore che sta complicando ancora di più le cose: uno che forse non avevi considerato.
I guidatori italiani devono fare i conti con nuove procedure e regolamenti che rendono sempre più difficile ottenere un risarcimento completo. Basta un sospetto o una minima traccia di comportamento scorretto per ribaltare le sorti di una richiesta. In questo scenario, la prudenza non riguarda solo la guida, ma anche il modo in cui si affronta un sinistro.
Il cellulare sotto accusa
Uno degli elementi più controversi riguarda l’utilizzo del cellulare durante la guida. Se in caso di incidente si sospetta che il conducente stesse usando il telefono, l’assicurazione può contestare la richiesta di risarcimento. Anche se l’uso del cellulare non è direttamente collegato alla causa dell’incidente, un video o una foto può annullare il diritto al risarcimento.
Le compagnie assicurative potrebbero considerare questo comportamento come un “concorso di colpa”, riducendo o addirittura negando il risarcimento. Per evitare questa situazione, è necessario dimostrare in maniera inequivocabile che l’uso del cellulare non ha influenzato l’incidente. Senza prove schiaccianti, ottenere il risarcimento diventa un’impresa difficile.