Bollo auto in comodato d’uso, in questo caso non lo paghi mai più: devi solo compilare il documento
Come funziona il bollo dell’auto in comodato d’uso? Non lo paghi più: scopri come funziona l’esenzione della tassa.
Il bollo auto è una delle tasse più conosciute e temute dai proprietari di veicoli in Italia. Si tratta di una tassa di circolazione che grava su chi possiede un’automobile e deve essere pagata annualmente, indipendentemente dall’uso effettivo del veicolo. In altre parole, anche se l’auto resta ferma nel garage, il bollo va comunque pagato.
Ogni Regione stabilisce gli importi e le modalità di pagamento, seguendo però le linee guida fornite a livello nazionale. La cifra dovuta varia in base alla potenza del veicolo, misurata in kilowatt (kW), e alle emissioni di CO₂. Le auto più recenti, con motori meno inquinanti, hanno spesso costi di bollo ridotti rispetto a quelle più datate.
Tuttavia, il pagamento del bollo può diventare un argomento complicato in situazioni particolari, come nel caso delle auto concesse in comodato d’uso gratuito. Questo tipo di contratto, che prevede il prestito temporaneo di un’auto senza alcun corrispettivo economico, solleva spesso dubbi su chi debba effettivamente pagare la tassa automobilistica.
Ed è qui che entra in gioco una possibilità interessante: evitare il pagamento del bollo grazie a una corretta gestione del comodato d’uso. Ma come funziona esattamente questo sistema? È davvero possibile non pagare mai più il bollo? E chi è responsabile della tassa in questi casi? La risposta dipende da alcuni dettagli legali che è bene conoscere.
Auto in comodato d’uso: come funziona?
Il comodato d’uso gratuito è un accordo in cui il proprietario (comodante) presta la sua auto a un’altra persona (comodatario) per un certo periodo, senza alcun compenso. Per regolamentare ufficialmente l’accordo, è necessario annotare il nome del comodatario sul libretto di circolazione presso la Motorizzazione Civile, ma solo se l’uso supera i 30 giorni consecutivi.
Questa annotazione non solo evita sanzioni amministrative, ma chiarisce anche chi è autorizzato a guidare l’auto. Il processo richiede alcuni documenti, come la carta di circolazione, il codice fiscale e una dichiarazione del proprietario. Tuttavia, il semplice atto di registrare l’uso non trasferisce automaticamente l’obbligo di pagamento del bollo.
Chi è tenuto al pagamento del bollo auto?
In linea generale, il proprietario del veicolo rimane responsabile del pagamento del bollo auto, anche se l’auto viene utilizzata da qualcun altro. Questo perché la tassa automobilistica è legata alla proprietà del veicolo registrata al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Quindi, anche in caso di comodato d’uso, la legge impone che il bollo sia pagato dal proprietario.
Tuttavia, ci sono situazioni in cui questa responsabilità può essere condivisa o trasferita tramite accordi privati tra comodante e comodatario. In alcune circostanze specifiche, chi utilizza l’auto in comodato d’uso potrebbe effettivamente non pagare mai più il bollo. Questo può accadere quando il veicolo viene concesso a determinate categorie di utilizzatori, come i familiari conviventi.