Posto di blocco, ti controllano i 56 giorni precedenti: adesso cambia la regola che ti rovina dal 1 gennaio | Sei già a rischio
Nuove regole sui controlli stradali: esteso il periodo di verifica fino a 56 giorni, ecco cosa cambia per i conducenti.
Trovarti fermo a un posto di blocco, col poliziotto che ti chiede documenti e registrazioni? Beh, è già abbastanza stressante. Se poi ti chiedono di ricostruire le ultime settimane di attività, la cosa si complica. È una situazione che molti conducenti conoscono bene, soprattutto quelli che guidano per lavoro. E, come spesso accade, con il nuovo anno arrivano cambiamenti nelle regole da seguire.
Il tachigrafo, quella scatoletta che tiene traccia di tempi di guida e riposo, è ormai un compagno inseparabile per chi sta su strada. Anche se utile, non è sempre facile gestire i dati che registra. Soprattutto quando le normative cambiano e bisogna adattarsi. È il caso di quello che succederà dal 1 gennaio, quando verranno introdotte nuove disposizioni che faranno discutere parecchio.
Per gli autisti, rimanere aggiornati su queste regole non è solo una questione di praticità, ma una vera necessità. Le multe, infatti, sono dietro l’angolo se qualcosa non quadra. Ecco perché questa novità ha acceso un bel dibattito: c’è chi si preoccupa di come mettersi in regola e chi cerca di capire esattamente cosa sarà richiesto.
Non è una novità che ogni modifica normativa porti dubbi e anche un po’ di ansia. Ma per affrontarla al meglio bisogna capire cosa cambia davvero. E adesso ci siamo: con l’arrivo del 2025, il quadro si fa più chiaro, e anche un po’ più complicato.
La normativa sul periodo di controllo su strada fino al 31 dicembre
Fino ad oggi, i conducenti sono stati abituati a un sistema ben definito. Se guidi un mezzo con tachigrafo analogico, devi poter dimostrare cosa hai fatto negli ultimi 28 giorni: fogli di registrazione, carta del conducente e qualsiasi altro tabulato richiesto. La stessa cosa vale per chi usa tachigrafi digitali, ma con registrazioni che vengono salvate sulla carta stessa.
Questo sistema, pur complesso, ormai fa parte della routine di chi lavora su strada. Gli organi di controllo possono verificare se hai rispettato i tempi di guida e riposo semplicemente esaminando questi documenti. Insomma, è un meccanismo che funziona, anche se non sempre senza intoppi.
Cosa cambia dal 1° gennaio 2025
Ecco la grande novità: dal primo gennaio il periodo di controllo non sarà più di 28 giorni, ma si estenderà fino a 56 giorni. Questo significa che gli autisti dovranno essere pronti a dimostrare l’attività svolta in un arco temporale decisamente più lungo. Per chi usa tachigrafi digitali, niente panico: non sarà necessario cambiare la carta. Sarà però fondamentale scaricare regolarmente i dati e conservare le stampe per i giorni che non sono memorizzati. Chi utilizza tachigrafi analogici dovrà fare attenzione ad avere sempre con sé i fogli di registrazione completi per tutto il periodo richiesto.
Insomma, bisognerà organizzarsi meglio. I controlli saranno più dettagliati, ma i software utilizzati dalle autorità possono già leggere i dati per periodi di tempo più lunghi. Meglio comunque portarsi dietro qualche stampa in più per sicurezza: potrebbe fare la differenza durante un controllo.