Salvini fa un passo indietro, questa infrazione è stata rabbonita: dopo le polemiche pesanti non poteva andare avanti così

Illustrazione di un posto di blocco (Depositphotos; Wikipedia European Union)

Illustrazione di un posto di blocco (Depositphotos; Wikipedia European Union FOTO) - www.vehiclecue.it

In queste ore Salvini ha deciso di fare un passo indietro. Questa infrazione non è più così grave: il ripensamento dopo le numerose polemiche.

Negli ultimi tempi, la discussione sulla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti ha acceso un vivace dibattito in Italia. Molti hanno criticato aspramente l’inasprimento delle leggi che penalizzano chi si mette al volante dopo aver assunto droghe, tra cui anche personaggi pubblici come Vasco Rossi, che ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile criminalizzazione di chi commette infrazioni leggere in situazioni di consumo controllato.

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Le polemiche non si limitano alle dichiarazioni dei grandi nomi, ma si estendono anche ad alcune modifiche legislative che sono state accusate di essere anticostituzionali. Tra le obiezioni principali c’è quella che riguarda la presunzione di colpevolezza e l’incertezza di alcune norme che non distinguono tra i vari tipi di sostanze e le diverse situazioni. Tuttavia, nel panorama normativo italiano, è arrivata una novità che, seppur lontana dal mondo delle sostanze stupefacenti, sta sollevando altre questioni: la modifica delle sanzioni per eccesso di velocità.

È un cambio che promette di sollevare qualche grattacapo, ma anche di portare un po’ di sollievo agli automobilisti. A partire dal 14 dicembre 2024, il Codice della Strada ha subito un aggiornamento importante che riguarda le sanzioni per chi supera i limiti di velocità. In particolare, se un automobilista commette più di una violazione in un breve intervallo di tempo, si applicherà una multa unica.

Invece di ricevere multe separate per ogni infrazione, l’automobilista dovrà pagare solo la multa più alta, aumentata di un terzo. È un cambiamento che, da un lato, sembra voler semplificare la vita agli automobilisti, dall’altro potrebbe alimentare la confusione su come si affrontano le violazioni del codice della strada.

Nuovo codice della strada, passo indietro di Salvini: come funziona lo sconto

La nuova norma, contenuta nel comma 6-ter dell’articolo 142 del Codice della Strada, si applica quando un automobilista viene sorpreso più volte a violare il limite di velocità nel medesimo intervallo di tempo. Supponiamo che un conducente venga sorpreso da un autovelox mentre supera il limite di 10 km/h, e poi, dopo 30 minuti, venga ripreso nuovamente per la stessa infrazione.

In questo caso, anziché ricevere due multe separate da 173 euro, il guidatore pagherà solo una multa maggiorata di un terzo, per un totale di 230,66 euro. Questa norma si applica solo se le violazioni sono state rilevate da dispositivi automatici e se sono avvenute nel medesimo tratto stradale, con lo stesso veicolo.

Chi può usufruire dello sconto: le ultime

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Il passo indietro di Salvini – vehiclecue.it (Pixabay)

Per poter usufruire di questa disposizione, le violazioni devono avvenire nello stesso tratto stradale e in un periodo non superiore a un’ora. Inoltre, le infrazioni devono riguardare il medesimo veicolo, e le violazioni devono essere state accertate da strumenti automatici come autovelox o cronotachigrafo. Se tutte queste condizioni sono soddisfatte, l’automobilista si vedrà applicare solo una multa più alta, ma non il doppio delle sanzioni.

Questa modifica, sebbene ben accolta da molti automobilisti, potrebbe avere degli effetti collaterali. Da un lato, sicuramente alleggerisce l’impatto economico sulle tasche dei trasgressori, ma dall’altro potrebbe incentivare alcuni conducenti a superare i limiti di velocità con maggiore frequenza, confidando nel fatto che le multe non si moltiplicheranno in modo esponenziale. La paura di sanzioni più dure potrebbe quindi ridursi, e questo non è un buon segno per la sicurezza stradale.